L’inarrestabile successo dei notebook

Nei primi 6 mesi del 2008, segnala uno studio Gfk, le vendite dei pc portatili sono cresciute del 45% in termini di unità

Gli italiani amano i pc portatili. Per molti il computer si identifica con il notebook e i numeri di questo mercato lo dimostrano: anche in un periodo tutt’altro che florido, i portatili continuano a crescere. Secondo i dati Gfk nei primi sei mesi dell’anno (da gennaio a giugno 2008) i portatili hanno fatto un balzo del 45% in termini di unità commercializzate (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e sono di gran lunga più venduti dei desktop.

Una gamma dei prezzi vastissima
Alla base di questo successo ci sono molti motivi. I notebook oggi offrono prestazioni elevate e prezzi contenuti, o meglio, la gamma dei prezzi è davvero vastissima, si trovano pc portatili a partire da 249 euro fino ai 3.000 euro; ce ne è uno per ogni gusto e uno per ogni tasca. Il notebook risponde a molte esigenze e non solo a quella della mobilità. Molti pc portatili passano l’intera vita spostandosi solo dal tavolo al cassetto o addirittura rimanendo per sempre fissi su una scrivania, non vengono usati nei viaggi, né accompagnano i loro proprietari negli aeroporti. Uno dei motivi che hanno portato questi computer a primeggiare nelle vendite è che non ingombrano, hanno un design accattivante, non hanno praticamente cavi e possono essere sistemati in qualunque parte delle casa senza comprometterne l’estetica con fili e collegamenti, di solo poco piacevoli da vedere.

L’importanza della flessibilità
Che il mercato dei notebook abbia conquistato anche spazi tipici pel pc fisso è dimostrato dall’andamento esplosivo di alcuni segmenti come quello dei notebook da 16 pollici o da 18 pollici e anche dalla crescita del segmento da 17 pollici, il primo formato apparso sul mercato di notebook extralarge. Portatili di queste dimensioni, ovviamente, non nascono per viaggiare molto, ma prendono un posto comodo nella case e negli uffici. Forse gli italiani sono anche affascinati dalla flessibilità del notebook, se si vuole lo si può portare con sé oppure lasciarlo sulla scrivania, il portatile può essere utilizzato come un desktop, il contrario non è possibile. Insomma comprare un portatile significa avere maggiori possibilità di impiego, anche perché oramai le prestazioni sono di tutto rispetto.

Il successo sul mercato
Nei primi sei mesi del 2008 il numero dei notebook venduto è stato molto elevato, guardando i dati Gfk l’altra evidenza che emerge è che il fatturato del settore, invece, è cresciuto invece di poco. Si è infatti registrato un +5% in termini di valore che, confrontato con il +45% in unità, dice chiaramente che il prezzo medio di questi prodotti è in picchiata. Si tratta di una dinamica tipica dei segmenti ad elevata tecnologia (il prezzo si riduce rapidamente anche per i Tv), ma nei notebook il fenomeno è certamente più forte ed accentuato dall’emergere di una nuova categoria di prodotti a basso costo come i netbook. Si tratta di pc piccoli, economici e con capacità elaborative limitate rispetto ai fratelli maggiori, ma che hanno avuto un successo inaspettato sul mercato. Dato che hanno un costo unitario che si aggira sui 300 euro l’esplosione di questo segmento ha accelerato il calo del prezzo medio dei notebook.

Attenzione ai Netbook

Proprio il fenomeno netbook è quello che merita maggiore attenzione, non solo per i numeri: oltre 73.000 pezzi venduti in sei mesi dal canale indiretto (escluse le vendite dirette fatte sia online che direttamente dai produttori ai clienti finali), una crescita che supera il 680% nei primi sei mesi e che comunque è del 389% se si guardano i 12 mesi che vanno da luglio 2007 a giugno 2008. Questo prodotto ha cambiato il mercato, il modo di pensare al segmento e la sua evoluzione tecnologica. Per la prima volta l’informatica propone sul mercato notebook che hanno una tecnologia non di avanguardia, ma che in qualche modo torna sui suoi passi e offre prodotti meno performanti, meno pesanti, meno costosi. Un’inversione di tendenza inimmaginabile in un settore che si è sempre sfidato all’ultimo GigaHertz. Le analisi di Gfk dimostrano come fino a metà del 2007 il segmento era sostanzialmente inesistente, ma tra gennaio e giugno del 2008 ha conquistato una fetta di mercato pari al 7,2% in unità e che vale il 3,2% in valore. Molti di fronte a questi notebook storcono il naso perché sono poco potenti, poco capienti e poco versatili. Molti (soprattutto gli addetti ai lavori) sono conviti che la maggior parte delle persone che compra un netbook in realtà si sbagli, lo abbia comprato convinta di prendere un pc potente ma in offerta speciale. Un acquisto di impulso fatto quindi nella confusione delle grandi superfici, tra una lavatrice e una merendina. In realtà le rilevazioni effettuate a luglio da Gfk mostrano come i netbook rappresentino solo il 6,4 % delle vendite di notebook nella grande distribuzione organizzata, il 16% nella Gds (grande distribuzione specializzata, come Trony, Mediaworld), ma sono ben il 37% tra i rivenditori specializzati in telefonia e prodotti office e il 24 % nelle vendite online.

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