L’innovazione dell’offerta premia i bilanci

Alcuni vendor It hanno aggiornato profondamente le loro strategie di prodotto e i benefici iniziano a essere tangibili in termini di mercato. Le mosse parlano di standardizzazione, di nuove soluzioni di mobilità, di evoluzione di piattaforme software e di rafforzamento dei servizi.

La chiusura del 2004 e la disponibilità di dati anno su anno permette di osservare il panorama delle società al top dell’Information technology e valutarne, perlomeno per alcune, i risultati a fronte delle strategie sviluppate nel corso dell’anno.


Quello che si evidenzia è un notevole sforzo innovativo in termine di approccio al mercato e di strategie di prodotto e che, potenzialmente, si sta rivelando adatto a far tornare a un profitto, se non quello a due cifre di pochi anni fa, perlomeno reale in termini di crescita.


Naturalmente, persiste una diversificazione, che in alcuni casi è anche molto consistente in termini di crescita o di quota di mercato, a seconda del grado di copertura delle diverse piattaforme e la risposta che si propongono di dare alle necessità It delle aziende e a seconda che queste piattaforme siano più centrate sull’hardware o sul software, sulle soluzioni server o su quelle storage.


La divisionalizzazione delle società che coprono o quasi l’intera offerta It, tuttavia, permette di trattare anche le società maggiori, sotto il profilo strategico di offerta al mercato, in modo abbastanza simile da quelle settoriali o specializzate.


Con questa premessa e da questo punto di vista, le strategie che si sono delineate nell’ultimo anno si sono mosse verso una crescente standardizzazione, un rafforzamento delle soluzioni per la mobilità, lo sviluppo di piattaforme in grado di assicurare una continuità elevata nella gestione del business aziendale. E, non ultimo, un rafforzamento della componente software e servizi. Il mercato, in base a recenti analisi, appare premiare le società che hanno intrapreso in modo deciso questa strada evolutiva, anche se esistono, poi, differenze a livello di aree mondiali per ciò che attiene la capacità di penetrazione nei rispettivi mercati.


Soluzioni multiprocessore a elevatissima capacità sono oramai disponibili presso i principali fornitori. Esistono, però, differenze di approccio che possono fare la differenza.


Ad esempio, Dell è alla terza generazione della soluzione High performance computing cluster (Hpcc). La società ha, in pratica, riportato di prepotenza l’Hpcc al centro dell’attenzione delle aziende, che necessitano di elevate capacità di calcolo con una soluzione costituita da un numero elevato di nodi a basso costo e a limitata complessità. L’approccio sembra avere già dato risultati positivi per la società di Michael Dell. "Non a caso siamo ritenuti il numero uno nel mondo per l’Hpcc realizzato su piattaforme a standard Intel, con realizzazioni che superano anche il migliaio di nodi di calcolo" ha affermato Bruno Mendolia, enterprise brand manager di Dell.

Le strategie nell’area storage


La strategia basata sullo sviluppo di soluzioni costituite dall’aggregazione di elementi di calcolo elementari a basso costo non appare però essere solo la prerogativa dei server e dei cluster, ma permea anche il segmento dello storage.


Un esempio lo offre Hp, che ha introdotto sul mercato una soluzione di storage basata sul concetto di grid computing, con celle a basso costo, che permettono una espansione lineare della piattaforma. Paolo Votta, product marketing manager di Hp per il Network Storage Solutions, ritiene la soluzione del tutto innovativa e in grado di abbattere il Tco in modo significativo.


Se diminuire i costi di entry level e di espansione di una soluzione It è uno degli elementi base delle strategie dei costruttori, il problema che si pone per loro è quello della redditività. E la cosa non cambia sia che si parli di server o di storage. Proporre ai clienti soluzioni Ilm (Information lifecycle management) a costi bassi, soluzioni a crescita lineare, cluster costituiti da server a basso costo e via dicendo, può far felice l’utilizzatore, ma decisamente meno gli azionisti, che continuano a essere maggiormente interessati ai profitti.


Ciò spiega la crescente focalizzazione dei produttori It nel settore dei servizi professionali e nelle soluzioni software. Questi due filoni di business, hanno dichiaratamente l’obiettivo di permettere margini più ampi e compensare la diminuzione degli utili derivanti dalla vendita dell’hardware, e questo anche in presenza di un mercato che per diversi costruttori non è stato, nell’ultimo anno, avaro in termine di volume di pezzi venduti. Se si analizzano, infatti, i dati quantitativi evidenziati da analisi del 2004 rispetto al 2003, si osserva che non pochi costruttori hanno avuto crescite anche a due cifre. Quelli che latitano o che sono molto contenuti sono i profitti, che ci si aspetta possano arrivare proprio dal software e dai servizi.


Una delle società che del software ha in breve tempo fatto uno dei pilastri della propria strategia di offerta è, ad esempio, Emc, che con una politica di acquisti ha cambiato il proprio profilo in modo significativo.


"Con le recenti acquisizioni, come quella di Legato e le altre realizzate nel corso del 2004, le nostre piattaforme sono ora affiancate da un insieme di strumenti software di protezione e di recovery molto avanzati, di data movement e di software di gestione dei contenuti. Il tutto, correlato a strumenti di gestione integrati" ha affermato Renato Cerutti, che di recente ha assunto la carica di president di Emc per l’Italia.


Un’altra mossa che conferma il crescente interesse di Emc per le soluzioni software e la sua volontà di espandersi ulteriormente nel relativo settore, è la recente acquisizione della Dantz Development, un’azienda specializzata nello sviluppo di software per backup e recovery di dati per le Pmi. Va osservato che l’acquisizione, del valore di circa 50 milioni di dollari, è stata effettuata in contanti ed è la quindicesima realizzata da Emc nel settore del software negli ultimi quattro anni.


Un terzo elemento che si evidenzia nelle strategia dei fornitori è costituito dalla crescente importanza attribuito alle soluzioni atte a rendere sempre più mobile l’azienda.


A partire da Intel, che della mobilità ha fatto uno dei pilastri della sua strategia. Sulla mobilità punta anche Dell, che ha rafforzato all’inizio del 2005 la sua presenza con il rilascio di nuove soluzioni specifiche per l’ambito enterprise.


"Con i nuovi Latitude abbiamo abbinato sicurezza, stabilità del software del prodotto e funzioni di mobilità in modo estremamente compatto e competitivo" ha affermato Ugo Morero, brand manager Dell per le soluzioni di mobility.


La mobilità è al centro degli interessi anche di Fujitsu Siemens Computers (Fsc), che ha già realizzato diversi progetti proprio con i Tablet Pc. La strategia di Fsc pare aver pagato in termini di mercato, con una crescita che, secondo Idc, anno su anno, è stata quasi a 3 cifre per i commercial notebook e del 50% per le soluzioni mobile. L’approccio alla mobilità ha premiato anche Dell, a cui viene attribuita una crescita superiore al 30%.

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