L’Iptv Forum fa il punto sulla tv via Internet. Che davanti a sé a una strada irta e piena di ostacoli
Tempi duri per l’Iptv. Che davanti a sé non ha un facile percorso di crescita
garantito dal continuo espandersi del broadband, ma una strada difficile lungo
la quale dovrà combattere contro le altre piattaforme televisive esistenti e che
si stanno affermando come il digitale terrestre. La previsione arriva dal II
Iptv forum organizzato da Business International, dove Emilio Pucci, direttore
di e-media Institute ha aperto le discussioni tracciando una quadro della
situazione che vede solo duecentomila abbonati per l’Iptv nostrana contro poco
più di un milione della Francia.
“I numeri però non dicono molto su una piattaforma così giovane”, ha precisato Pucci secondo il quale ben altri
sono i problemi della Tv sul protocollo Ip per la quale le stime più aggressive
parlano di novecentomila abbonati entro il 2008. L’Iptv, osserva Pucci, opera
sul mercato della pay tv non come concorrente della tv generalista. In sostanza,
bisogna convincere la gente a pagare per vedere altri programmi in un paese dove
l’offerta televisiva di fiction è sovrabbondante. Inoltre, il satellite domina
le offerte a canale, vanta migliori economie distributive e avrà un’offerta
sempre pi economica rispetto a quella della tv su protocollo Ip. Tutto questo fa
sì che le stime non indichino una significativa erosione del satellite da qui al
2008.
Disegnato un quadro a tinte fosche, Pucci
tenta di rendere meno difficile la situazione dell’Iptv ricordando l’interessante offerta di Bt in Gran Bretagna che punta sul video on demand per impattare sul mercato dei blockbuster e le possibilità che il triple play (Internet, Tv e telefono) può aprire per gli operatori della tv su protocollo Ip. A questo bisogna però aggiungere “la ricerca di un modello adeguato alla struttura del mercato che comprenda magari la complementarietà con altre offerte invece della competizione simmetrica”.
Con una condizione
imprescindibile per giocarsi bene le proprie carte. Nel mercato degli
audiovisivi di rete la possibilità di scaricare i file e la
portabilità sono fondamentali.