Il Decreto Semplificazioni approvato venerdì scorso introduce una serie di novità per imprese e cittadini. La semplificazione facilitata dall’utilizzo delle tecnologie It.
La digitalizzazione del Paese, quella per la quale da anni si invocano tavoli, fondi, decisioni, sembra finalmente arrivare con il decreto legge semplificazioni presentato alla fine della scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri,
Un decreto che, in estrema sintesi, stabilisce una serie di nuove norme il cui obiettivo è la semplificazione e la sburocratizzazione della Pubblica Amministrazione. Norme a costo zero nelle quali decisamente ampio è l’utilizzo dell’informatica e del Web.
Molte delle innovazioni previste dal decreto riguarderanno nel complesso tutta la popolazione, ma una parte della norme riguarda in modo specifico il mondo delle imprese.
Così, ad esempio, in materia di avvio di impresa, entro quest’anno il Governo si impegna a individuare quali sono le autorizzazioni che devono restare in vita, quali attività necessitano di una segnalazione certificata, quali di una semplice comunicazione e quali saranno del tutto libere.
All’articolo 18 si legge che al fine di semplificare le procedure e ridurre gli
oneri per le Pmi sarà sufficiente una unica autorizzazione ambientale ”rilasciata da un unico soggetto”. Tutto questo con valenza a sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, data dalla quale verranno automaticamente abrogate anche tutte le norme che attualmente regolano questa disciplina.
Parimenti, all’articolo 10 si prevede l’attivazione di percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per gli impianti produttivi. In particolare si prevede che le procedure amministrative che oggi fanno capo agli sportelli unici per le attività produttive siano semplificate e quanto possibile unificate in un’unica procedura che faccia ampio ricorso a servizi telematici.
L’articolo 12 del Decreto prende invece in esame i controlli sulle imprese. Sempre ispirandosi ”
ai principi della semplicità, della
proporzionalità dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del
rischio”, le amministrazioni pubbliche dovranno ”pubblicare sul proprio sito istituzionale e sul sito
www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione
della dimensione e del settore di attività, indicando per ciascuno di essi i criteri e le modalità di
svolgimento delle relative attività”.
Per restare in materia di telematica, l’articolo 15 del decreto semplificazioni prevede la costituzione della Banca Dati Nzionale dei contratti pubblici, attraverso la quale si svolgano le attività di verifica dei requisiti richiesti per la partecipazione alle gare. Anche in questo caso, l’obiettivo è ”favorire la riduzione degli oneri
amministrativi derivanti dagli obblighi informativi ed assicurare l’efficacia, la trasparenza e il
controllo in tempo reale dell’azione amministrativa per l’allocazione della spesa pubblica in lavori,
servizi e forniture, anche al fine del rispetto della legalità e del corretto agire della pubblica
amministrazione e prevenire fenomeni di corruzione”.
Per quanto riguarda invece gli aspetti che riguardano tutti i cittadini, il Decreto, che abroga tra l’altro oltre 300 leggi ormai obsolete, prevede come accennato un ampio utilizzo della telematica, sempre con l’obiettivo di sveltire procedure e numero di pratiche.
Così, per via telematica si potrà chiedere il cambio di residenza e ottenerlo in tempo reale, e sempre per via telematica verranno effettuate le procedure di anagrafe e stato civile verranno effettuate, con evidenti guadagni in termini di tempo per la trascrizione e approvazione degli atti.
Sempre per restare in materia di relazioni con la Pubblica Amministrazione, il Decreto prevede che sia i cittadini sia le imprese possano rivolgersi a un altro dirigente, nel caso in cui l’amministrazione non rispetti i tempi di conclusione delle pratiche.
Per quanto riguarda il mondo della Scuola, viene sancita la creazione di un portale unico dell’Università e della Ricerca, in italiano e in inglese, che aiuti gli studenti nel reperimento di tutte le informazioni utili al loro percorso di formazione.
Dall’anno accademico 2013-2014 la verbalizzazione e la registrazione degli esami di profitto e laurea avverranno esclusivamente online.
Infine, l’articolo 49 prende in esame l’allineamento all’agenda digitale europea, con l’obiettivo di modernizzare i ”rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese,
attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali
innovativi, a potenziare l’offerta di connettività a larga banda, a incentivare cittadini e imprese
all’utilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacità industriali adeguate a sostenere
lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi”.
Otto gli obiettivi indicati in decreto:
a) realizzazione delle infrastrutture tecnologiche e immateriali al servizio delle comunità intelligenti
(smart communities), finalizzate a soddisfare la crescente domanda di servizi digitali in settori quali
la mobilità, il risparmio energetico, il sistema educativo, la sicurezza, la sanità, i servizi sociali e la
cultura;
b) promozione del paradigma dei dati aperti (open data) quale modello di valorizzazione del
patrimonio informativo pubblico, al fine di creare strumenti e servizi innovativi;
c) potenziamento delle applicazioni di amministrazione digitale (e-government) per il
miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese, per favorire la partecipazione attiva degli stessi
alla vita pubblica e per realizzare un’amministrazione aperta e trasparente;
d) promozione della diffusione di architetture di cloud computing per le attività e i servizi delle
pubbliche amministrazioni;
e) utilizzazione degli acquisti pubblici innovativi e degli appalti pre-commerciali al fine di stimolare
la domanda di beni e servizi innovativi basati su tecnologie digitali;
f) infrastrutturazione di ultimo metro per favorire l’accesso alla rete internet in grandi spazi pubblici
collettivi quali scuole, università, spazi urbani e locali pubblici in genere;
g) investimento nelle tecnologie digitali per il sistema scolastico e universitario, al fine di rendere
l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti in atto nella società.
Per l’attuazione di quanto prevista, verrà istituita una cabina di regia con il compito di coordinare l’azione dei vari attori istituzionali coinvolti (Governo, Regioni, Enti locali, Authority).