Home Aziende Dell Lo Storage software-driven sblocca il valore del dato

Lo Storage software-driven sblocca il valore del dato

Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, ha detto: “I dati sono una scoperta preziosa e dureranno più a lungo dei sistemi stessi”. Oggi, nell’era dei dati, questi sono sempre più diversificati e vengono creati, elaborati e archiviati ovunque, mentre la combinazione di enormi quantità di informazioni ha permesso ad aziende di qualsiasi dimensione di diventare delle vere e proprie “centrali digitali”.

Spesso l’attenzione ricade sulle tecnologie disruptive senza la percezione immediata che alla base di tutto ci sono sempre le soluzioni hardware e di data management, come lo storage e i server. Infatti, nell’ultimo Worldwide Semiannual Enterprise Infrastructure Tracker di IDC gli investimenti della prima metà del 2022 in server e storage vengono indicati come pari a 6,3 miliardi di dollari.

L’innovazione sta accelerando e la maggior parte delle aziende è alle prese con la crescita esponenziale dei dati e dunque con la necessità di archiviarli. Questo ci porta alla vera domanda: quali sono le best practice di data storage che possono aiutare le aziende a trarre il massimo beneficio dal loro capitale di dati? A parlarcene è Fabio Zezza, Country Lead, Data Protection Solution & Storage di Dell Technologies Italia

Innanzitutto, è importante che le organizzazioni aggiornino regolarmente i sistemi di storage, per fronteggiare l’aumento della domanda dei dati, eliminando le infrastrutture obsolete che, oltre a essere più soggette a guasti, causano interruzioni e tempi di inattività. Le moderne infrastrutture di storage possono ridurre i silos di dati e ridurre la complessità della loro gestione, oltre a prevedere funzioni avanzate di protezione per garantirne la sicurezza. La crittografia dei dati aggiunge un ulteriore livello di protezione, ne migliora la sicurezza e riduce il rischio di perdita. In secondo luogo, è bene che le aziende scelgano soluzioni di storage software-defined in grado di garantire maggiore agilità, resilienza, scalabilità ed efficienza dei costi. Questo approccio, nell’ambito dell’archiviazione, utilizza un livello di software per il provisioning, la gestione e il coordinamento della capacità di archiviazione del dato fisico sui server standard del settore; separando il software di gestione dello storage dall’hardware, le soluzioni software-defined consentono di acquistare hardware e software in modo indipendente, evitando di vincolare le aziende a piattaforme proprietarie.

E ciò risponde a una delle principali richieste che vediamo arrivare dai clienti, per i quali una maggiore flessibilità nelle loro tradizionali Storage Area Network (SAN) e una elaborazione il più vicino possibile allo storage è fondamentale per permettere workload incentrati sui dati e una riduzione della complessità operativa.  Gli approcci software-defined, infatti, combinano le componenti hardware e i protocolli standard del settore con il software per raggruppare e gestire le risorse all’interno dei moderni data center. Per le organizzazioni che hanno la necessità di scalare rapidamente storage e capacità di calcolo, indipendentemente l’uno dall’altro, o che devono consolidare più workload generali o ad alte prestazioni, l’infrastruttura definita dal software (SDI) diventa una valida alternativa alle SAN tradizionali e all’infrastruttura hyper-converged (HCI) per determinati carichi di lavoro.

Fabio Zezza, Country Lead, Data Protection Solution & Storage di Dell Technologies Italia
Fabio Zezza, Country Lead, Data Protection Solution & Storage di Dell Technologies Italia

Le caratteristiche chiave per una piattaforma software-defined

  • alta flessibilità e scalabilità: per poter scegliere l’ambiente più adatto alle applicazioni aziendali e consolidare i workload di applicazioni miste su un’infrastruttura condivisa.
  • Semplicità e automazione: per potenziare le operazioni IT e la gestione del ciclo di vita, riducendo l’impatto degli eventuali guasti ed eliminando le spese operative di gestione dello storage.
  • Prestazioni estreme e disponibilità aziendale: per consentire applicazioni aziendali, tra cui database ad alte prestazioni, big-data analytics e carichi di lavoro AI/ML.
  • Un ricco ecosistema di soluzioni: ottimizzato e approvato per un’ampia gamma di workload aziendali, per offrire senza soluzione di continuità un ricco ecosistema di strumenti di automazione del cloud e di gestione dei container, per migliorare ulteriormente l’agilità dell’IT.

La scelta di una architettura software-defined migliora l’execution del business delle aziende e si traduce in maggiori opportunità di business e team più produttivi. Nella realtà di oggi, disporre di una base agile e flessibile per l’infrastruttura IT è più che mai fondamentale; e con la tecnologia avanzata dell’infrastruttura di storage, le organizzazioni possono adesso sfruttare il potenziale del software e abbracciare il cambiamento, offrendo al contempo risultati IT coerenti e prevedibili che permetteranno, in futuro, un ulteriore sviluppo del business.

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