Oltre ad aver celebrato i vent’anni di Notes, Lotusphere 2005 ha mostrato in anteprima nuove soluzioni collaborative. In primo piano, Domino 7, WebSphere Portal 5.1, Workplace Service Express e Collaboration Services.
Oltre a essere stata loccasione per celebrare il ventesimo anniversario di Notes, ledizione 2005 di Lotusphere è stato anche il vivace palcoscenico da cui Ibm Software Group ha mostrato in anteprima tecnologie e applicazioni software in grado di creare nuove soluzioni collaborative. Levento, tradizionalmente dedicato agli utenti e agli sviluppatori Lotus, ha visto sfilare, in primo luogo, tutte le funzionalità aggiuntive di Domino/Notes 7, prodotto la cui disponibilità è fissata per lestate. La nuova release della storica piattaforma di messaging, oltre a includere il supporto ai Web service, offre funzionalità di self monitoring e alerting, è in grado di incrementare del 70% le prestazioni dei server e, soprattutto, garantisce il tanto richiesto accesso a Db2 Universal Database. A tutto questo si aggiunge, poi, una maggiore integrazione con lofferta Workplace, che con WebSphere Portal costituisce la triade dei prodotti collaborativi Ibm.
"Questo percorso di convergenza – ha sottolineato Davide Pannuto, Lotus marketing manager di Ibm Software Group Italia – oltre ad attribuire a Domino un ruolo portante allinterno della strategia Workplace, porta a compimento il concetto "Notes Plus", dal momento che offre la possibilità di estendere notevolmente le funzionalità di questa piattaforma. Per esempio, questo client può, adesso, usufruire di nuovi servizi collegati al portale, di tipo collaborativo, di Instant messaging, di gestione documentale, di Web conferencing oppure di e-learning, ampliando le sue tradizionali applicazioni di riferimento".
In occasione del Lotusphere 2005, è stata anche rilasciata lultima versione di WebSphere Portal, la soluzione di riferimento per laccesso omogeneo e unico a tutte le risorse aziendali attraverso uninterfaccia browser. Tra le nuove caratteristiche, la 5.1 include ora una maggiore capacità di business process integration, che, operativamente, significa una più veloce esecuzione dei processi e, quindi, una maggiore produttività degli utenti; la nuova funzionalità di portal virtualization, che permette di accedere a portali multipli da ununica postazione; e Ibm Workplace Web Content Management, la soluzione rilasciata lanno scorso per la gestione dei contenuti Web. Infine, la 5.1 aggiunge Ibm Content Management Repository, consultabile tramite lo standard Jsr ((Java specification request) 170.
"Per quanto concerne i portali – ha puntualizzato il manager – è stato rilasciato anche Workplace Services Express, una soluzione di team collaboration che mette a disposizione delle Pmi le esperienze e le best practice Ibm maturate con i portali collaborativi". Il prodotto, multilingua e multipiattaforma, è caratterizzato da uninstallazione semplice e veloce ed è disponibile a poco più di 2.300 euro per 20 utenti.
Nuovi servizi in Java
La user conference è stata anche loccasione per presentare Workplace Collaboration Services 2.5, la nuova suite di prodotti collaborativi in formato Java.
"Con questa release, disponibile entro fine marzo – ha continuato Pannuto -, abbiamo portato in Java tutti gli strumenti di collaboration, dallInstant messaging al Web conferencing, dalla gestione documentale alle-learning, dalla gestione delle attività e dei progetti alluso degli spazi di lavoro condivisi su Web, in modo da renderli conformi allambiente portale e, quindi, utilizzabili al suo interno oppure autonomamente".
Accomuna tutti i nuovi rilasci il modello Ibm Workplace, un cappello sotto cui è raccolta unofferta declinabile, in funzione delle richieste dellutente, in servizi di Domino, di portale o di Workplace. "Qualunque sia il punto dingresso – ha puntualizzato Pannuto -, lutente sa che in qualsiasi momento può portarsi in modo trasparente e veloce verso le altre due tecnologie, dal momento che sono tutte raccolte sotto un unico modello, pensato per offrire sia granularità che integrazione".
Il supporto ai partner
Il modello Workplace costituisce senza dubbio una grande opportunità tecnologica per gli utenti, ma al canale e, in particolare, agli sviluppatori Lotus sta imponendo una profonda trasformazione di competenze.
"Dalla fine del 2004 – ha sottolineato Pannuto – stiamo compiendo grandi sforzi per incentivare gli skill upgrade dei partner attraverso numerosi corsi di formazione, e questo sia per portare il canale di Domino verso il portale, sia per traghettare lindiretta del portale verso le novità di Workplace. In generale, i Business partner hanno, comunque, capito lopportunità di mercato e si stanno muovendo per integrare efficacemente tutta la collaboration allinterno dei processi aziendali". Un discorso a parte meritano, senza dubbio, gli sviluppatori Lotus, abituati da sempre a lavorare in LotusScript e ora chiamati alluso del linguaggio Java per operare trasversalmente su tutte le piattaforme. "Per risolvere questo problema – ha concluso il manager – abbiamo messo a punto Workplace Designer, uno strumento in grado di rendere disponibile sulle altre piattaforme quanto è stato sviluppato per Domino, senza richiedere conoscenze Java". A questo si aggiunge Domino Designer 7, un tool che permette agli sviluppatori Domino di scegliere se creare Web service, usando linterfaccia LotusScript oppure Java, e fornisce alcune migliorie tra cui la possibilità di usare Db2 come data store.