Nella gestione dei caratteri i sistemi operativi per computer, compreso macOS, mostrano la derivazione storicamente statunitense dei primi standard di settore. La conseguenza è che sono giudicati caratteri speciali praticamente tutti quelli che non appartengono all’alfabeto anglosassone anche se sono comunemente usati in altri alfabeti altrettanto diffusi.
Ora le cose dal punto di vista degli standard sono notevolmente diverse, ma resta il fatto che molti caratteri che per gli europei sarebbe utile avere a disposizione sulla tastiera vanno invece richiamati con combinazioni di tasti o con operazioni ancora più complesse come richiamare il Visore tastiera di macOS.
Prendiamo come esempio la “e” maiuscola accentata, abbastanza comune in italiano. In macOS la si può richiamare in molti modi, di cui il più semplice e noto è la combinazione di tasti Shift-Alt-e. Meno noto è che macOS prevede un sistema per l’immissione facilitata dei caratteri speciali associati alle lettere. Bisogna premere e tenere premuto il tasto corrispondente alla lettera base.
In questo modo sopra la lettera appare, dopo un istante, un piccolo pannello con i caratteri speciali che derivano da quella lettera. Ad esempio, per la “e” ci sono tutte le varianti con vari accenti, cediglie e dieresi. I caratteri sono numerati, premendo il tasto numerico corrispondente a un carattere speciale lo inseriamo nel testo. Attenzione: bisogna tenere premuta la lettera base, ossia ad esempio la “e” e non la “è”. Questo sistema funziona con le vocali ma anche con qualche consonante, come la “s” o la “c”.
Per i caratteri speciali ancora più “speciali” serve il Visore tastiera. Per averlo sempre raggiungibile bisogna attivare l’opzione Mostra i visori tastiera e emoji nella barra dei menu che si trova nel pannello Tastiera delle Preferenze di Sistema. In alternativa si può attivare la sua versione compatta con il comando Modifica > Emoji e simboli.
