Gli utilizzatori “nostalgici” di Final Cut Pro versione tradizionale e non X devono prepararsi: con macOS High Sierra sarà impossibile continuare a evitare la transizione a Final Cut Pro X. Il problema oggi è relativo, se lo paragoniamo alla mezza rivoluzione che fu il lancio iniziale della versione X del software video.
Allora Final Cut Pro X sembrava più un software da appassionati del video editing che da professionisti ed è questo il motivo per cui la versione precedente FCP 7 è usata ancora da molti video-maker. Nel frattempo peraltro il nuovo corso della release X ha visto l’introduzione di molte nuove funzioni e FCP X oggi è una piattaforma molto solida.
Il problema della transizione dalla release 7 alla X comunque resta, dato che diversi plugin ed estensioni della prima non si possono trasferire alla seconda. E continuare a usare Sierra per supportare Final Cut Pro 7 non è in prospettiva una buona idea.
Non c’è solo FCP tra i software “pro” da aggiornare nel passaggio ad High Sierra. Apple ha spiegato che la prossima versione del sistema operativo richiede almeno Final Cut Pro X 10.3.4, Motion 5.3.2, Compressor 4.3.2, Logic Pro X 10.3.1 e MainStage 3.3.
Ma la Apple si è chiesta perchè molti sono rimasti a Final Cut 7? I problemi non di poco conto, per chi lavora seriamante e in maniera broadcast, sono tantissimi e la casa madre non è riuscita a risolverli. Per esempio, il dannosissimo problema della calamita, che ti fa andare fuori sincronismo il video con le battute musicali se devi sostituire una clip e potrei continuare per ore. Mi piacerebbe che leggessero i vari blog, imparerebbero molto dai commenti lasciati.
Ci sono metodi di lavoro con la calamita e gli strumenti che offre FCPX che trovo ottimi e superiori alla versione 7.
Certo si tratta di adattarsi ad un nuovo concetto di gestione della timeline, di studiare e imparare cose nuove.
Se ci fermiamo a programmi che non vengono più aggiornati diventiamo obsoleti come loro.