Semplicità, rapporto diretto con i reseller, integrazione dei servizi con il supporto tecnico. Sono queste le linee guida della nuova politica di licensing di Microsoft che sarà a regime dell’inizio di febbraio del prossimo anno.
Nella nuova politica di licensing spariscono sigle come Cup, Lup, Vup e altre che ora sono sostituite da più sobrie L (license, ovvero la versione full), Sa (Software & assurance) o il bundle delle due L&Sa. L’azione di Microsoft presenta novità per le Pmi e per la fascia enterprise puntando anche a eliminare quella fascia di pirateria involontaria causata dalla scarsa chiarezza della situazione precedente. Per le Pmi agli attuali modelli di volume licensing (Easy Open e Open Volume) si affianca Open subscription license, che permette alle aziende di utilizzare sempre l’ultima versione dei prodotti della società di Redmond al costo di un quotidiano. E’ il primo passo verso la modalità Asp. Inoltre, Microsoft ha abbassato il numero minimo di pc necessari per accedere alla sua offerta. Dai 25 stabiliti in precedenza si è passati ai dieci previsti da Open subscription license (Osl), la nuova offerta multilicenza. Select 6.0, Enterprise 6.0, Enterprise Subscription 6.0 e Government sono invece i programmi di licensing per le aziende di medie e grandi dimensioni che puntano oltre sulla semplicità anche su flessibilità (noleggio in affiancamento all’acquisto del software) e integrazione con la possibilità di acquistare anche i servizi di supporto.