Nonostante nel mese di settembre le vendite abbiano registrato un decremento pari al 2,5%, il declino riportato mese su mese sembra in procinto di ridursi lentamente
L’emorragia registrata nell’industria dei
semiconduttori prosegue. Solo nel mese di settembre, le vendite di chip sono
infatti crollate del 2,5%, fino a raggiungere quota 10,2 miliardi di dollari. In
compenso però la portata del declino registrata mese su mese si sta via via
riducendo tanto da suggerire che il momento di svolta possa essere relativamente
vicino.
Una notizia questa che dovrebbe interessare in maggior misura
Giappone e Stati Uniti visto e considerato che in quest’ultimo periodo, in
entrambe le regioni, le vendite di chip hanno subito un declino superiore ai sei
punti percentuali. In Europa invece le vendite hanno subito un decremento
inferiore al punto percentuale, mentre sono cresciute del 2,6% nella regione
dell’Asia-Pacifico.
Stando a un parere diffuso, gli Stati Uniti
avrebbero risentito negativamente degli attacchi terroristici che hanno colpito
il Paese lo scorso 11 di settembre. Ma stando alle previsioni di Dan Niles,
analista di Lehman Brothers, le comparazioni anno su anno delle vendite nel
settore continueranno a migliorare fino a diventare positive presumibilmente entro maggio-luglio del prossimo anno.