Uno degli elementi in base ai quali si valuta l’efficacia delle app-mappe come Mappe di iOS o Google Maps è la ricchezza del loro database di POI (Point of Interest), ossia i luoghi “di interesse” che possono spaziare dai monumenti più famosi ai musei, passando dai ristoranti fino alle stazioni di servizio. Tutti i luoghi che insomma un utente potrebbe voler ricercare.
Questo è il motivo per cui le app-mappe sono spesso quasi inutili al di fuori dei centri abitati e dei luoghi aperti ma comunque di interesse turistico. Nel bel mezzo di un altopiano qualsiasi non ci sono POI e la mappa geolocalizzata è utile fino a un certo punto. Ci dice dove siamo ma non ci può dare indicazioni per raggiungere un punto che non conosce.
Ci sono professioni e passatempi in cui però si possono identificare punti particolari attraverso le loro coordinate. Pensiamo a chi si occupa di geologia, ma anche gli appassionati di escursionismo spesso si riferiscono ai loro obiettivi con le coordinate perché non esiste alcun tipo di riferimento altrettanto preciso.
Fortunatamente Mappe di iOS gestisce anche la localizzazione dei luoghi attraverso le loro coordinate di latitudine e longitudine. Basta banalmente inserirle nel campo di ricerca invece della normale descrizione di un POI o di un indirizzo. L’app accetta le coordinate in formato decimale oppure nella combinazione gradi-minuti-secondi. Inserite le coordinate, Mappe mostrerà il luogo relativo e potrà anche darci le indicazioni per raggiungerlo (se ci sono strade per farlo).
E se organizziamo una caccia al tesoro basata proprio sulle coordinate, teniamo presente che per ricavare quelle di un punto qualsiasi basta usare l’app Bussola. Lanciamola e aspettiamo che il GPS ci localizzi: le coordinate della nostra posizione sono mostrate nella parte bassa del display.