La Regione con Dd 50/2010 ha approvato un bando per la promozione di interventi a favore dei sistemi produttivi locali, distretti industriali e produttivi, finalizzati a favorire i processi di aggregazione di impresa
IN SINTESI
BENEFICIARI ATTIVITÀ AGEVOLABILI
SPESE AMMISSIBILI AGEVOLAZIONE PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ TEMPI COSTI PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
Normativa
Modulistica Per informazioni |
Con Decreto dirigenziale n. 50 del 19 novembre 2010, pubblicato sul Bur 2 dicembre 2010, n. 106, è stato approvato un bando per la promozione di interventi a favore dei sistemi produttivi locali, distretti industriali e produttivi, finalizzati a favorire i processi di aggregazione di impresa. Il bando è cofinanziato con risorse statali, a valere sul Dm 7 maggio 2010 a favore dei distretti produttivi.
Possono presentare progetti i raggruppamenti di almeno tre imprese, tra cui non più di una grande impresa, costituiti nella forma di “contratto di rete”, Ati, consorzio di imprese o società consortile.
I progetti devono essere finalizzati a favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi sul mercato delle imprese in forma aggregata, razionalizzando costi, unendo lo scambio di conoscenze e competenze funzionali all’innovazione, attraverso nuovi modelli di integrazione per filiera.
Beneficiari
Possono partecipare alla realizzazione dei progetti i raggruppamenti costituiti da almeno tre imprese (tra cui non più di una grande impresa) aventi unità produttiva nella regione Marche e operanti nei settori di attività ammissibili.
Il raggruppamento può assumere la forma del consorzio di imprese, della società consortile (anche in forma cooperativa), dell’Associazione temporanea di imprese (Ati), del raggruppamento di imprese nella forma del “contratto di rete”.
Ciascuna impresa del raggruppamento deve sostenere singolarmente almeno il 10% del totale delle spese ammissibili del progetto e non più del 50% di tali spese.
Iniziative ammissibili
I progetti devono essere volti al consolidamento e allo sviluppo dei distretti industriali, produttivi, delle filiere produttive, delle reti e dei processi di aggregazione tra imprese e potranno essere realizzati anche attraverso la collaborazione con Organismi di ricerca o centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
I progetti devono rientrare in una delle seguenti aree d’intervento e prevedere almeno una delle relative tipologie di intervento:
- attività di sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e innovazione:
- sviluppo sperimentale;
- applicazione, protezione (deposito di brevetti, modelli, disegni, marchi e copyrights), strategie di marketing, commercializzazione di tecnologie;
- innovazione del processo applicata ad un nuovo metodo di produzione o di distribuzione;
- innovazione organizzativa applicata ad nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali dell’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro e nelle relazioni esterne all’impresa;
- innovazione di prodotto e/o di servizi comprendente sia il miglioramento delle soluzioni esistenti sia l’individuazione, lo sviluppo, l’introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio;
- interventi di promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione della comunicazione (Ict) e della banda larga:
- sviluppo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- interventi per la diffusione dei prodotti e dei servizi dell’ICT;
- interventi di applicazione dell’ICT a supporto dei processi produttivi;
- interventi mirati al risparmio energetico e all’utilizzo di energia rinnovabile:
- interventi mirati a favorire l’efficienza ed il risparmio energetico;
- utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;
- interventi per rafforzare la presenza delle imprese sui mercati internazionali:
- sviluppo della produzione/di prodotti/di servizi che consentono l’apertura a nuovi mercati esteri e l’ampliamento dei canali distributivi.
I progetti devono prevedere spese ammissibili comprese tra un minimo di 100.000 euro ed un massimo di 450.000 euro.
Le attività progettuali devono essere avviate – e le relative spese devono essere sostenute – successivamente alla presentazione della domanda di contributo.
I progetti devono concludersi entro 24 mesi dalla data di avvio degli stessi.
Agevolazioni previste
In relazione alla tipologia e alle dimensioni del progetto e alle caratteristiche dei soggetti proponenti, è data facoltà di scegliere tra differenti regimi di aiuto (v. tavola sotto):
Area di |
Opzione regime di |
Attività |
Contributo a fondo perduto |
Contributo a fondo perduto |
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Contributo a fondo perduto
per attività di
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Per attività di
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Interventi di |
Contributo a fondo perduto |
Contributo a fondo perduto |
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Contributo a fondo perduto
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Interventi |
Contributo a fondo perduto |
Contributo a fondo perduto |
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Contributo a fondo perduto,
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In ogni caso il contributo pubblico complessivo per ciascun progetto non può essere superiore al 50% del costo del progetto stesso.
Le agevolazioni non sono cumulabili con qualsiasi altra agevolazione contributiva prevista da normative comunitarie, nazionali, regionali o provinciali sulle stesse spese ammissibili.
Procedure
Le domande di contributo, unitamente alla documentazione richiesta, devono essere inviate, entro il 28 febbraio 2011, alla Regione Marche.
Il contributo è erogato in tre quote, con le seguenti modalità:
- una prima quota, pari al 50% del contributo, a titolo di anticipazione e previa presentazione di polizza fideiussoria bancaria o assicurativa;
- una seconda quota, pari al 30% del contributo, a fronte di rendicontazione pari ad almeno il 25% della spesa totale ammissibile;
- una quota a saldo, pari al 20% del contributo, assegnata in sede di rendicontazione finale.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)