Al via un colosso informatico, secondo solo a Ibm, con ricavi pari a 87,4 miliardi di dollari e 145.000 dipendenti. L’attuale Ceo di Hp, Carly Fiorina, assumerà il ruolo di amministratore delegato della nuova società. Le reazioni in Italia
Hp e Compaq hanno firmato un accordo di fusione che porterà alla creazione della seconda società informatica al mondo dopo Ibm.
La “nuova Hp” (come recita il comunicato di Compaq) mette sul piatto ricavi per 87,4 miliardi di dollari, utili operativi di 3,9 e 145.000 dipendenti in 160 nazioni.
Carly Fiorina, attuale numero uno di Hp, diventerà chiarman e Ceo del nuovo colosso mentre Micheal Capellas, Ceo di Compaq, diventerà president.
L’operazione comporta uno scambio di azioni del valore di 25 miliardi di dollari, a fronte del quale ogni azionista di Compaq riceverà 0,6325 azioni di Hp. In pratica, gli azionisti di Hewlett-Packard entreranno in possesso del 64% della nuova società e quelli di Compaq del restante 34 per cento. Ovviamente tutta l’operazione deve ancora passare al vaglio dell’antitrust e della Sec (la Consob americana). L’headquarter sarà a Palo Alto, mentre Houston (attuale sede principale di Compaq) diventerà un centro strategico per l’ingegneria e per lo sviluppo dei prodotti.
La nuova azienda sarà strutturata in quattro divisioni: imaging e printing, access devices, It infrastructure e service. Di queste quattro, tre saranno guidate da uomini Hp.
Le reazioni? In Italia la mossa è stata un po’ una sopresa “C’erano dei rumors – dicono in Compaq Italia – ma non ci aspettavamo una simile accelerazione, soprattutto facendo un raffronto con l’operazione Digital”. Ovviamente è ancora presto per capire le ripercussioni nel nostro Paese. “Intanto, aspettiamo le decisioni dell’Antitrust e della Sec sulla fusione. Poi vedremo. Immagino che verranno definiti due piani, uno nel caso l’operazione abbia il via libera da parte delle autorità competenti, e uno nel caso ci sia una risposta negativa”. Sulla stessa falsariga i primi commenti in Hp Italiana. “Anche per noi è stata una sorpresa. Pur essendo gigantesca, l’operazione è stata gestita perfettamente e non è trapelato nulla prima dell’annuncio ufficlale. Annuncio che, guarda caso, è stato dato quando negli Usa era il labour day e a Borse chiuse. Speriamo che la transizione non richieda gli stessi tempi di quella di Apollo, per chi ha memoria dell’acquisizione…”.
L’operazione non sarà indolore. In molti segmenti di mercato (pc, server, servizi, Pda, giusto per citarne alcuni), Hp e Compaq sono diretti concorrenti. Ed è questo il problema numero uno segnalato dagli analisti.