Diminuisce la quota di mensilità extra destinata agli acquisti natalizi: la stima di Confesercenti-Publica Res è di 336 milioni di euro meno rispetto il 2006
La tredicesima non scalderà il termometro dei consumi natalizi: l’indagine di Confesercenti-Publica Res stima che gli italiani la destineranno agli acquisti delle feste per quasi 18 miliardi di euro. La diminuzione, rispetto il 2006, è pari a 336 milioni di euro (-1,8%). Il passo indietro è dovuto a due contrazioni: 88 milioni di euro in meno di spese per la casa e la famiglia e 248 milioni per i regali. Gli incrementi, invece, riguardano i soldi impiegati per saldare conti in sospeso (+658 milioni) e per pagare le rate dei mutui (+237).
I consumi, secondo Confesercenti, rifletteranno l’andamento di un anno economicamente difficile, con molti balzelli e poche illusioni. Ne pagheranno le conseguenze soprattutto i settori dell’abbigliamento, delle vacanze e della casa. L’abbigliamento, stando alle risposte del campione intervistato, segna una contrazione di 8 punti percentuali (dal 35% al 27%), sul totale della spesa natalizia. La flessione colpisce anche i viaggi (6 punti in meno), auto e moto, mobili, elettrodomestici e giocattoli.
Un segnale indiretto di questo Natale “freddo” viene anche da quei pensionati che stanno ricevendo i soldi del bonus. Secondo gli intervistati, la parte più cospicua del bonus ricevuto – il 45% – non verrà speso ma risparmiato, mentre per i regali e le uscite di diversa natura i pensionati destineranno rispettivamente il 15% e il 20%. Il resto della somma andrà in bollette, rate e tasse.
Come si comporteranno gli italiani negli acquisti? Il 35% del campione ha dichiarato di voler spendere meno del 2006. Fra i regali che vanno per la maggiore un posto d’onore spetta a quelli tecnologici: computer, videofonini e masterizzatori dvd. Alla domanda «dove acquisterà i regali di Natale», il 50% del campione risponde che si recherà nelle grandi strutture commerciali, il 26% presso i piccoli negozi, il 15% nei mercatini.