Le Tlc italiane mettono a segno un +8,7% contro il +11,4% di un anno fa. Tiene l’informatica. Ma Assinform getta acqua sul fuoco: il rallentamento non deve preoccupare.
Mostra segni di stanchezza il mercato Ict nel primo trimestre del 2001. Secondo i dati diffusi oggi da Assinform-NetConsulting, le Tlc sono cresciute nel Q1 2001 dell’8,7% a quota 17.940 miliardi di lire contro un+11,4% registrato nello stesso periodo un anno fa.
Tiene invece l’informatica cresciuta del 10,3% nei primi tre mesi di quest’anno (9.013 miliardi di lire) che vanno paragonati a un incremento del 10,2% del Q1 2000. La crescita dell’It si deve però in gran parte ai servizi, vero motore del mercato. Mostra una certa stanchezza invece l’hardware, che mette a segno un risicato +2,7%. Nei primi tre mesi del 2001 i pc sono aumentati in volume di solo il 3,9%, il che significa una cifra prossima allo zero per quanto riguarda il valore.
Secondo Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting, il rallentamento osservato nel primo trimestre non è comunque strutturale, “perché le imprese italiane sono tutt’ora alle prese con importanti progetti innovativi che si basano su soluzioni Ict”. Del resto, il 2000 è stato un anno eccezionale: il mercato Ict ha superato di slancio i 108.000 miliardi di lire mettendo a segno un +12,8%, con l’informatica attestata a +12,6%. Queste cifre fanno dell’Italia il paese più virtuoso in Europa dopo la Spagna (che parte però da un un’infrastruttura più debole).
Alla fine del 2000, il mercato dei pc è valso nel nostro Paese 2.781.000 macchine (+17,6% rispetto al 1999). Di queste, il 32,8% (ovvero 913.000 unità) riguarda i pc consumer.
Cresce infine la spesa informatica nelle Pmi. Nel 2000 le piccole e medie imprese hanno investito 16.846 miliardi contro i 14.348 del 1999 (+14,9%). La spesa It nelle Pmi rappresenta a oggi il 44,9% del totale.