Alla fine del 2019, il governo degli Stati Uniti ha approvato una nuova legge che autorizza il Dipartimento della Difesa a vendere circa 200 milioni di indirizzi IPv4, Internet Protocol version 4.

Vincentas Grinius, CEO di Heficed, società con sede a Londra e centri server in tutti i continenti che si occupa di supportare le aziende nell’acquisizione, nel deployment e nella gestione degli indirizzi IP, ha condiviso alcune interessanti riflessioni su come questi cambiamenti potrebbero influenzare il mercato degli indirizzi IP.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la vendita di questi (all’incirca) 200 milioni di indirizzi IPv4 in più blocchi di grandi e medie dimensioni.

Secondo Vincentas Grinius i nuovi indirizzi potrebbero ridurre l’attuale pricing del mercato IPv4, ma non risolverebbero la carenza di indirizzi IPv4 per alcuni player.

Poiché il Dipartimento della Difesa ha una scadenza per il rilascio di questi blocchi di indirizzi IPv4, si sta focalizzando sui grandi acquirenti: grandi aziende come Amazon, Microsoft o Google sono sempre alla ricerca di modi e possibilità per far crescere i loro database di indirizzi IP, il che li renderebbe potenziali acquirenti.

Il motivo è che il numero di indirizzi IPv4 sta per esaurirsi mentre è in atto, lentamente, il passaggio a IPv6: le aziende hanno quindi l’ansia di raccogliere il maggior numero possibile di IPv4. Allo stesso tempo, gli indirizzi vengono rilasciati in grandi quantità, il che non offre molte possibilità agli acquirenti e ai broker più piccoli di ottenerne una quota proporzionata.

La preoccupazione di Vincentas Grinius è pertanto che si finirà con l’acquisizione di tutto il blocco da parte di poche grandi società. Una preoccupazione, quella del CEO di Heficed, a nostro avviso realistica e condivisibile.

Con il rilascio sul mercato di nuovi lotti di indirizzi, alle aziende viene prospettato di assistere a un calo dei prezzi IPv4. Tuttavia, lancia l’allarme Vincentas Grinius, se solo pochi importanti acquirenti acquisiscono tutto il blocco di indirizzi, il mercato potrebbe non conoscere significative variazioni di prezzi.

Vincentas Grinius, CEO e Co-Founder di Heficed
Vincentas Grinius, CEO e Co-Founder di Heficed

Vincentas Grinius pone l’attenzione sul fatto che, a causa dell’esaurimento degli indirizzi IPv4, da un po’ di tempo i prezzi sono in crescita. Il prezzo medio, sottolinea ancora il CEO di Heficed, nel 2015 era di circa 6 dollari: nel 2018 il prezzo per un singolo indirizzo IPv4 ha raggiunto 17 dollari e si prevede che questa cifra non farà altro che crescere, addirittura raddoppiando nei prossimi anni.

Secondo Vincentas Grinius, è possibile che la legge del Dipartimento della Difesa possa apportare cambiamenti positivi e abbassare i prezzi IPv4, ma se questi indirizzi verranno condivisi solo tra alcune grandi corporation, probabilmente non saremo in grado nemmeno di notare una variazione.

Grinius mette l’accento anche sui potenziali rischi di abusi sugli indirizzi IP. Molti indirizzi IP sono collegati a spamming, hacking e attività dannose di questo tipo. Le aziende creano blacklist per contenere i rischi, ma più indirizzi entrano in Internet, più diventa difficile controllare l’ondata di nuovi indirizzi.

Grinius ritiene che i potenziali acquirenti, le grandi corporation, potrebbero aiutare a risolvere il problema. Secondo il CEO di Heficed, se solo le società più grandi e conosciute ottengono nuovi indirizzi IPv4, le possibilità di abuso possono essere monitorate più facilmente.

Questo nuovo rilascio di indirizzi IPv4, prosegue Grinius, potrebbe scuotere il mercato; tuttavia, comporta effetti sia positivi che negativi.

I nuovi indirizzi IPv4 posticipano il passaggio a IPv6 e danno più tempo per prepararci. Tuttavia, con opzioni più convenienti e accessibili, le possibilità di abuso di indirizzi IP potrebbero aumentare.

E se i grandi operatori storici acquisiscono la maggior parte dei blocchi, potremmo non vedere alcun cambiamento significativo, conclude il CEO di Heficed.

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