Mercato It, il 2008 ancora positivo. Grossi problemi nel 2009

L’anno scorso il comparto italiano ha chiuso con un +0,8%. Ma nel 2009 si prevede un -5,9%. Cala l’hardware, tengono i servizi (soprattutto outsourcing). Persi 29.000 addetti fra aprile e settembre.

Con un +0,8% l’It segna un rallentamento nel 2008, ma sono rose e fiori rispetto al 2009 per il quale Assinform, che oggi ha anticipato i dati del suo rapporto annuale, prevede un crollo del 5,9%.

Aspettando di vedere cosa succederà nei prossimi mesi, il dato dell’anno appena trascorso ferma il mercato It a 20.343 milioni di euro con l’occupazione che ha perso 29.000 addetti nel secondo e terzo trimestre.

L’hardware è calato dello 0,2%, tengono servizi informatici e software (+1,3%) rallenta la domanda delle imprese che sale solo dello 0,7%, cala quella della Pa (-0,5%), mentre il mercato consumer pur salendo del 4,4% rallenta la crescita.
Per le Tlc il 2008 vale 44.120 milioni di euro (-0,2%) con una previsione 2009 di crescita dello 0,7%.

In questa manciata di numeri c’è la fotografia del mondo Ict, sempre in ritardo rispetto all’Europa dove la crescita media è del 3,8%, e dove il software si salva soprattutto grazie agli investimenti in business intelligence e Crm con in prospettiva l’attesa per il decollo del document management.

Nei servizi risalta la crescita (2,6%) dell’outsourcingche – commenta Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting – viene visto dai Cio come una specie di scorciatoia per il taglio dei costi”.

Nelle Tlc si è sentito l’arrivo degli operatori virtuali con Poste italiane che recita un ruolo di primo piano, prosegue il calo della telefonia fissa (-6,9% la fonia), ma si registra un andamento soddisfacente della banda larga anche se, ammonisce Capitani, “l’andamento non è soddisfacente se comparato in termini di penetrazione con altri paesi europei”.
 
L’Internet veloce vede crescere gli accessi del 12,3% e arriva a quota 11.360.000, i servizi mobili salgono dell1,4% e le linee attive superano i 92 milioni con poco più di 46 milioni di utenti per un Arpu che sale dello 0,9% arriva a 406,9 euro.

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