Assintel Report 2020 fotografa lo stato di salute del mercato IT italiano, cresciuto del 3,8% rispetto allo scorso anno.
Un trend molto positivo: nonostante la stagnazione ormai conclamata della economia italiana, l’Information Technology in Italia vale oltre 24 miliardi di euro.
Questo trend è previsto consolidarsi anche negli anni successivi con una crescita complessiva degli investimenti IT per il periodo 2018-2022 pari al +2,6%.
Ma a questi numeri positivi fa da contrappeso la continua flessione del comparto TLC (-2,7%), che porta quindi il settore ICT complessivamente a crescere “solo” del +2,3% nel 2019, superando i 31 miliardi di euro. Il comparto software cresce del +5,7%, torna in positivo l’hardware a +6,2%, cresce in misura minore il settore Servizi IT +1,4%.
La componente per i progetti di Trasformazione Digitale traina la spesa. Tra le tecnologie emergenti, a crescere esponenzialmente negli investimenti delle imprese italiane sono l’Internet of Things (+24%), l’Intelligenza Artificiale (+39,1%), le soluzioni di Realtà Aumentate e Virtuale (+160,5%) e i dispositivi Wearable (+116,2%). Continua anche la crescita dei “pillar” della Terza Piattaforma: la spesa aziendale italiana in servizi Public Cloud cresce del +26,1% e le soluzioni Big Data & Analytics del +7,6%.
Questi i principali dati che emergono dalla presentazione del nuovo Assintel Report, la ricerca sul mercato ICT e Digitale in Italia, realizzato da Assintel, Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali, con CFMT – Centro di Formazione Management del Terziario – insieme alla società di ricerca indipendente IDC Italia.
Dalla survey su oltre 1.000 aziende utenti emerge un quadro positivo di crescita degli investimenti IT nel 2020: oltre il 16% delle imprese italiane prevede di espandere il budget nel 2020, mentre soltanto il 10% sta considerando l’eventualità di procedere a una razionalizzazione e a una riduzione complessiva delle spese. Le Medie e Grandi Imprese trascinano l’espansione: il 25% delle Medie Imprese e il 23% delle Grandi Imprese intendono incrementare la spesa nel corso dei prossimi 12 mesi, in alcuni casi anche al di sopra del 20% (circa il 2%). A comprimere la spesa nell’anno a venire sono soprattutto le Micro e le Piccole Imprese, rispettivamente il 10 e il 7%. Tra le aree geografiche che prevedono di ampliare il budget ICT nei prossimi 12 mesi, il Nord Ovest guida come numero complessivo di imprese (circa 39%), seguito dalle regioni del Sud e delle Isole (34%). Alcuni settori sono particolarmente positivi nelle previsioni: quasi il 30% dell’Industria prevede di espandere il budget ICT almeno a singola cifra, oltre il 4% di PA, Sanità e Istruzione intravede una crescita a doppia cifra. Maggiore cautela invece da parte del Commercio, dove quasi il 18% delle imprese prevede una riduzione dei budget per il prossimo anno.