Produzione chip in primis, il vendor nipponico ha fretta di lasciarsi alle spalle un 2001 “da dimenticare”
L’industria dei pc e delle telecomunicazioni prima o poi si riprenderà,
non c’è dubbio. Ma per Koji Nishigaki, presidente di Nec, il punto non è
“quando”, ma “a quale velocità”. Secondo Nishigaki la ripresa del settore It
sarebbe infatti già in atto, ma a un ritmo decisamente lento. Ancor più lento
per Nec le cui azioni, negli ultimi 12 mesi, sono crollate di 34 punti
percentuali, e la cui divisione dedicata alla produzione di chip ha registrato
perdite per 80 miliardi di yen. Un risultato, quest’ultimo, che avrebbe convinto
la società a dismettere gradualmente la produzione di Dram anche nello
stabilimento di Hiroshima, l’unico a produrre ancora il più comune tipo di
memoria per pc. Dal prossimo settembre questo compito sarà affidato a Elpida
Memory, la joint-venture nata dall’accordo tra Nec e Hitachi, chiamata a
competere con rivali del calibro di Micron Technology e Hynix Semiconductor.
Queste ultime non stanno però di certo a guardare e, come nel caso di Toshiba –
che presto potrebbe accordarsi con Infineon Technology -, stanno valutando i pro
e contro di un eventuale merger.