I dati Gartner relativi al secondo trimestre dell’anno mostrano un mercato in forte transizione. Penalizzata Acer da eccessi di inventario, cresce invece Lenovo che prende le quote degli altri.
È un mercato in piena transizione quello dei pc, così come emerge dagli ultimi dati presentati da Gartner.
Cambia l’approccio al prodotto-pc, così come concepito negli ultimi anni, cambia, e in modo evidente, lo scenario dei player.
Da un lato assistiamo all’inesorabile declino dei netbook, sostituiti nelle preferenze dei consumatori dai tablet, che tuttavia continuano a non comparire nelle rilevazioni di Gartner.
Dall’altro, assistiamo a un profondo cambiamento degli equilibri tra i vendor protagonisti di questo mercato.
Complessivamente il secondo trimestre dell’anno si è chiuso con vendite per 85,2 milioni di unità, in crescita del 2,3 per cento rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Un risultato ampiamente al di sotto delle stime di Gartner, attestate su un incremento nell’ordine del 6,7 per cento.
Sul periodo in esame hanno pesato ancora gli eccessi di inventario di alcuni player, che, secondo la società, ancora non sono stati grado di sostenere i cambiamenti in atto e di ridefinire le loro strategie di sviluppo puntando maggiormente ai mercati emergenti rispetto a quelli maturi nei quali la domanda continua a essere altalenante.
La classifica dei primi cinque player a livello mondiale, guidata da Hp con i suoi 14,8 milioni di unità vendute, in crescita del 3 per cento, assegna a un ruolo importante a Lenovo, che da sola sembra recuperare ciò che gli altri perdono.
Così per una Acer che vende 9,3 milioni di macchine, con un regresso del 20,4 per cento rispetto all’anno precedente, e per una Toshiba che si ferma a 4,4 milioni di unità, in calo dell’1,9 percento e giusto alle spalle di Asus, quarta in classifica con qualche centinaio di migliaia di macchine in più e in crescita del 3,7%, Lenovo da sola mette a segno un +22,5 per cento e si colloca terza alle spalle di Dell, con 10,2 milioni di macchine vendute.
Per Dell, che cresce del 3,3 per cento a 10,6 milioni di macchine, è il primo ritorno sul secondo gradino del podio dalla fine del 2008.
Tanto Lenovo quanto Dell, evidenzia Gartner, hanno effettuato importanti investimenti nell’Asia Pacifico, oltre ad aver apportato un buon refresh a tutta l’offerta.
L’area Emea mostra segni di crisi profonda.
Complessivamente le vendite si sono fermate poco oltre i 23 milioni di pezzi, con un calo del 4,8 per cento anno su anno.
In Emea, mercato tradizionalmente importante per Acer, la società taiwanese registra il suo calo più significativo: -34,9 per cento a 3,2 milioni di unità. Si colloca in seconda posizione, alle spalle di Hp, prima con 4,9 milioni di macchine in crescita del 3,6 per cento.
Gli eccessi di inventario hanno penalizzato in particolare Acer e di riflesso tutto il mercato Emea che, privo dell’influenza negativa del vendor di Taiwan, avrebbe registrato un incremento complessivo del 3 per cento.
Bene Dell, che mette a segno un +9 per cento a 2,4 milioni di macchine, cala Asus, con un -2,4 per cento a 2 milioni di unità, mentre Lenovo cresce del 2,6 per cento a 1,3 milioni di pezzi.