Altra frenata per il mercato mondiale degli smartphone. Gli analisti di IDC hanno rivisto al ribasso le loro previsioni e ora stimano che quest’anno il settore crescerà solo del 3,1 percento per un totale di 1,48 miliardi di smartphone venduti. La frenata si proietta anche nel futuro: per il 2020 gli analisti stimano vendite di smartphone per 1,84 miliardi di unità rispetto a una previsione iniziale di 1,92.
Tutti i produttori devono un po’ subire questa contrazione. Nello specifico per Apple, IDC sottolinea che a Cupertino si deve assorbire la frenata nelle vendite di iPhone (227 milioni di unità previste per il 2016 contro i 232 del 2015) ma secondo gli analisti può farlo grazie a iPhone SE e allo sviluppo dei mercati dell’Estremo oriente. E anche grazie ai programmi di sostituzione dei modelli in trade-in che sta attivando un po’ ovunque (anche da noi). Molto dipenderà poi dai modelli a grande schermo, il cui peso nelle vendite di iPhone globali è destinato ad aumentare dal 26 percento di quest’anno al 32 percento nel 2020.
L’evoluzione verso i “grandi” iPhone è necessaria per seguire un trend che si conferma: l’unica categoria di smartphone che mostra una crescita marcata è quella dei phablet, ossia proprio dei modelli con schermi da almeno 5,5 pollici. Sempre secondo IDC questo comparto vedrà una crescita a doppia cifra sino al 2019 compreso, rallentando nel 2020 al +9,2 percento. Inoltre i phablet garantiscono margini migliori perché si vendono mediamente a circa 120 dollari più di un normale smartphone. Questo considerando tutti i produttori in generale, i margini di Apple sono storicamente anche più elevati.
In quanto a quote di mercato, IDC prevede che iOS rappresenterà il 15,3 percento degli smartphone venduti quest’anno e che questa percentuale scenderà al 14,5 percento nel 2020. Anche se in volumi di unità vendute Apple dovrebbe vedere una crescita media annua del 2,9 percento nel periodo 2015-2020.