Arrivano buone notizie dal mercato degli smartphone, finalmente in ripresa dopo i devastanti effetti dell’emergenza coronavirus.
Secondo il recente report di Canalys, le spedizioni di nuovi device a livello globale sono cresciute del 27% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2020.
Il settore smartphone è stata colpito in maniera rilevante e fin da subito dal Covid-19.Infatti, ricordiamo che i gravi problemi alle supply chain hanno influito negativamente sui produttori.
La Cina e i paesi dell’estremo Est del mondo hanno per primi risentito degli effetti della pandemia.
Ed è proprio in queste nazioni che hanno sede gran parte dei produttori di componenti.
In seguito, il mercato smartphone ha iniziato a rallentare.
Sempre meno persone erano interessate all’acquisto di dispositivi mobili, a causa dell’impatto economico e occupazionale.
Mercato smartphone, la situazione per i principali produttori
Samsung è al primo posto nel mercato smartphone secondo Canalys, con 76,5 milioni di device spediti. Si tratta di una crescita del 28% anno su anno: nel 2020 la società coreana si era fermata a 59,6 milioni. In totale, Samsung controlla circa il 22% delle spedizioni globali.
Al secondo posto, Apple ha rappresentato il salto più grande del trimestre, con un aumento del 41% da 37,1 milioni a 52,4 milioni.
Questo è dovuto anche ai movimenti geopolitici e alla guerra commerciale Usa-Cina, che ha di fatto estromesso Huawei dalla competizione.
Ben Stanton di Canalys ritiene che Xiaomi sia in pole position per prendere il posto lasciato vacante proprio da Huawei. I suoi concorrenti offrono un margine di canale superiore, ma l’enorme volume di Xiaomi in realtà offre ai distributori una migliore opportunità di ottenere ricavi rispetto ai marchi concorrenti.
Ma la corsa non è finita. Oppo e Vivo sono molto agguerrite e si stanno posizionando nella fascia media in molte regioni.
Lo studio di Canalys sul mercato smartphone rileva infine che l’uscita di Lg dal settore potrebbe confondere le acque, in particolare nella regione delle Americhe, che ha rappresentato l’80% delle vendite dell’azienda lo scorso anno.