Messaggi unificati in un mercato variegato

Due i principali approcci allo unified messaging, ma gli standard non sono ancora consolidati. Una panoramica delle soluzioni offre una prima chiave di lettura.

Sono già molte le soluzioni che consentono di accedere a messaggi vocali o di testo attraverso un unico terminale. Si differenziano per il fatto di mantenere separati all’origine i diversi messaggi o di procedere a una totale integrazione.
Al di là dell’approccio, l’uso di un sistema Exchange o Notes è abbastanza trasparente, anche se sembra prevalere il supporto per la messaggistica Microsoft.
Importante verificare anche la compatibilità con il centralino aziendale e la possibilità di integrare in Lan la soluzione.

Due i principali approcci allo unified messaging, ma gli standard non sono ancora consolidati. Una panoramica delle soluzioni offre una prima chiave di lettura.


Il problema più difficile da risolvere per l’utente mobile di Internet che desideri accedere alla posta elettronica, ai messaggi nella propria casella vocale o ai fax è riuscire a trovare una presa telefonica per collegarsi alla rete. Potrebbe però scegliere di utilizzare solamente il telefono, ottenendo le stesse informazioni.

Questo è possibile solo se la sua impresa dispone di un sistema di messaggeria unificato. In quest’ultimo caso, infatti, tutti i tipi di messaggi sono consultabili da ogni destinatario, tramite un’interfaccia unica e unificata. Anche se, in termini generali, il software client è utilizzato più frequentemente, soprattutto in ragione della sua convivialità, il semplice apparecchio telefonico non è privo di vantaggi.

Infatti, mediante la combinazione di un numero telefonico, l’utente può ascoltare, per esempio, una voce che reciti: “Lei ha tre nuovi messaggi vocali, cinque comunicazioni di posta elettronica non ancora lette e due fax”. La consultazione dei messaggi scritti, trasformati in dati vocali, risulta così possibile grazie alle funzioni Text to speech.


Uniti per sempre o segregati in casa


La realizzazione di questo tipo di soluzione di messaggeria unificata non pone grandi problemi. I diversi attori del mercato hanno concepito prodotti basati su due tipi di approccio. Il primo consiste nel registrare i messaggi sui supporti di origine (i messaggi elettronici sul server della posta elettronica e i messaggi vocali sul server vocale). Quindi, l’unificazione viene ottenuta mediante un server dedicato, che assicura l’accesso a tutti i messaggi, ovunque siano stati memorizzati. Il secondo metodo mira, invece, a unificare il luogo di registrazione dei messaggi. Il server dedicato (generalmente, Microsoft Exchange) gioca un ruolo integratore. Alcuni produttori, come Active Voice, operano anche su una versione specifica adattata a Domino di Lotus.

Per l’utente, però, la scelta di un prodotto o di un altro è del tutto trasparente, in quanto differisce unicamente il modello d’integrazione. In entrambi i casi, la complessità dell’attivazione non è insormontabile, anche perché, spesso, gli specialisti, gli integratori o gli editori vengono sollecitati per compiere tale operazione. Per contro, la battaglia merketing sui due concetti si fa aspra.



Integrazione di un server di messaggistica unificata in una LAN aziendale

La scelta integrata di Active Voice e Lucent


Solamente due attori importanti, Active Voice con Unity e Lucent Technologies con Unified Messenger, propongono soluzioni completamente integrate. Active Voice, la più bellicosa, non esita a proclamare che solo questo genere di soluzioni offre una vera integrazione di tutti i messaggi. Tale affermazione consente all’impresa di scartare le offerte che unificano unicamente la consultazione dei messaggi da parte degli abbonati. Bisogna dire, però, che la società di Seattle deve battersi con pesi massimi come Lucent Technologies o Nortel Networks, su un mercato molto ambito.

La combattività di Active Voice è ancora più comprensibile, poiché Lucent condivide con la prima l’approccio al “tutto unificato”. In effetti, il gigante americano ha saputo trarre profitto delle sue acquisizioni multiple per proporre il citato Unified Messenger, una soluzione completamente integrata con Microsoft Exchange. Il prodotto è stato concepito dalla società Octel che, nella riorganizzazione di Lucent, è stata fusa nella divisione Enterprise Networks. Con Unified Messenger, così come con Unity, i messaggi vocali vengono registrati sul server della messaggistica unificata, prima di essere registrati sul server della posta elettronica per la recovery. Quindi, quest’ultimo server li ritrasmette al primo. Per far questo, utilizza la tecnologia MTA-SMTP (Messages Transport Agent-Simple Mail Transport Protocol).

Quando viene azzerato Unified Messenger, la comunicazione tra il server unificato e il PABX è assicurata da schede analogiche di tipo Rhetorex. Inoltre, a seconda dei PABX installati nelle imprese, tale soluzione necessita di una scheda d’integrazione che simula stazioni client digitali. Tale operazione consente di recuperare le informazioni relative al chiamante e al chiamato. Ogni volta, il dialogo è stabilito via i protocolli proprietari implementati in ciascun centralino. Active Voice, da parte sua, propone tre metodi per collegare la sua soluzione Unity al PABX dell’impresa. A tale proposito, è possibile utilizzare il collegamento analogico e i segnali DTMF Q.23 (Dual tone multi-frequency). Questo assicura un’interoperabilità con i centralini Alcatel 4200 e 4400 o, ancora, con quelli di Bosch, Ericsson, Nortel Networks e Siemens. La seconda tecnica consiste nell’impiegare il collegamento seriale e la codifica di segnale V.24. La terza possibilità, infine, su basa sul collegamento digitale T0 o T1 degli centralini. Tale soluzione è adottata dalle imprese che, per esempio, utilizzano un Meridian 1 di Nortel, o un Definity di Lucent.

Le soluzioni di messaggeria unificata di Active Voice e di Lucent sono compatibili con un gran numero di centralini esistenti sul mercato. Active Voice afferma che il suo prodotto è perfettamente interoperabile con 240 apparecchiature diverse di questo tipo. Indubbiamente, la casa sfrutta al meglio l’esperienza acquisita nell’area dei server vocali.

Unity è concepito, quindi, per funzionare sia con un centralino privato, analogico o numerico, che con apparecchiature di nuova generazione. Può anche essere sfruttato quando l’impresa scelga, per gestire le sue chiamate, d’installare un Lan PBX, un PBX o, infine, un PC-PBX. Questo assicura la validità a lungo termine dell’investimento. Tale flessibilità d’integrazione è legata direttamente alla struttura interna del prodotto. Unity, infatti, composto di un server funzionante sotto Windows NT con Exchange, è totalmente autonomo. Qualunque sia la modalità d’integrazione applicata, l’utente dovrà comporre un numero e lasciarsi identificare, per ascoltare i messaggi per telefono. Sia quelli originariamente vocali sia quelli della casella Exchange. I messaggi elettronici vengono convertiti con meccanismi di text to speech.

Con Unified Messenger di Lucent, lo scambio di messaggi tra il server di messaggeria unificata e il server della posta elettronica è assicurato tramite un meccanismo di streaming. Grazie a questa tecnologia, l’ascolto di un messaggio vocale inizia non prima che quest’ultimo venga completamente salvato sul suo luogo di stoccaggio.


VPIM é il mezzo di espressione dei messaggi vocali


VPIM (Voice Profile for Internet Mail) è una raccomandazione che fornisce le specifiche per lo scambio di messaggi, non solo tra server vocali, ma anche tra questi e le soluzioni di messaggeria unificata.

VPIM è definito in un documento provvisorio che descrive le basi della versione 3 dello standard. Quest’ultima arricchisce la specifica al livello dei codecs di compressione della voce. Mentre la versione iniziale aveva mantenuto solo il G.726 ADPCM, il prossimo rilascio dovrebbe considerare il codec G723.1. I file, nel formato Waveform (WAV), sono attualmente incapsulati direttamente all’interno dei messaggi. Questo ne facilita l’ascolto sulla stazione dell’utente. La raccomandazione prevede anche l’aggiunta di un piccolo messaggio di testo all’interno di un messaggio audio.

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