Circolano sempre più voci di un impegno di Sun teso ad arricchire la parte front end della propria offerta. StarOffice dovrebbe essere seguita da altre soluzioni open source. E arrivano i server Linux.
Sun Microsystems sta muovendosi per arricchire la propria offerta di soluzioni client. Frutto, anche, dei dichiarati impegni sul fronte Linux, il nuovo buon occhio con cui Sun sta guardando il lato front end del mercato It dovrebbe portare la società ad avere un proprio sistema di messaging (stile Outlook) e un proprio database client (stile Access), dato che una suite, StarOffice (stile Office) la società ce l’ha già. La società californiana, infatti, starebbe lavorando insieme a partner impegnati sul fronte open source a valutare soluzioni acconcie al progetto sopra enunciato (ma non si sa se a scopo acquisizione). In particolare, contatti ci sarebbero con la svedese produttrice del database MySql, e con l’americana Ximian, che realizza un client di messaging che supporta le comunicazioni con sistemi Exchange e Domino. Ovviamente queste, al momento, sono solo voci, e una posizione ufficiale da parte delle tre società interessate non c’è. C’è, invece, una idea di fondo maturata attorno alle iniziative imbastite da Sun negli ultimi tempi, che portano a dedurre che la volontà di popolarizzare l’utilizzo di StarOffice sia strumentale a un consistente avvicinamento della società alla parte client delle architetture informative. E, allora, la disponibilità di una soluzione di messaging “leggera”, alla StarOffice, sarebbe consonante con l’esistenza, sul fronte di back end, di software collaborativi del calibro di Sun One Messaging Server e Calendar Server, quelli ereditati da iPlanet. Nulla di eretico, quindi. Anzi, si tratterebbe della quadratura di un cerchio che vede Sun impegnata a diventare sempre più un solution provider a tutto tondo. E Linux, o quanto meno l’open source, in questa strategia avrebbe un ruolo attivo. Ecco perché si attendono con interesse gli annunci che la settimana prossima Sun farà al Linux World di San Francisco, ormai tradizionale appuntamento di inizio agosto dell’It americana. Nel Golden State Sun dovrebbe togliere i veli al proprio primo server “general purpose” basato su Linux e architetture Intel, nome in codice, Big Bear, precedentemente conosciuto come Cobalt Lx50. La macchina dovrebbe essere veramente “general purpose”, in quanto in grado di far girare Solaris 8, 9 e le distribuzioni Linux verificate e certificate da Sun. Presumibile, anche, che un siffatto sistema possa ulteriormente tirare verso il basso l’elastico del potenziale mercato della società. Un mercato che, stando sempre alle strategie percepite, vuole veramente diventare olistico, se si concretizzerà ciò che oggi è previsto: il rilascio di una versione di StarOffice anche per MacOs X. Si parla del 2003 per la release commerciale, mentre una versione Java based di OpenOffice dovrebbe essere prevista per la fine dell’anno in corso. Ecco l’ennesima testimonianza di quanto Sun (tramite l’Open source) stia estendendo alla front line le proprie attenzioni.