In arrivo la nuova versione del MacOs X, che Apple definisce senza mezzi termini una major release e non un semplice aggiornamento. Molte e di grande impatto, ma anche davvero efficaci, le novità in massima parte volte a semplificare la vita degli utenti
Un po’ di anni fa la pubblicità di una rete di
distributori di benzina utilizzava come slogan “Metti in un Tigre nel tuo
motore” per evidenziare come il proprio carburante consentisse prestazioni al
top. Alla stessa maniera, anche Apple sottolinea oggi come il suo nuovo Tiger
fornisca il massimo delle performance che può oggi offrire un sistema operativo.
Ma questo non tanto dal punto di vista della velocità (comunque ragguardevole),
quanto invece da quello della ricchezza funzionale, della flessibilità e
praticità d’uso. E non c’è che dire: da una prima veloce occhiata, il software
sembra proprio confermare quanto asserito dalla società.
Costruito sulla solida base Unix che caratterizza il MacOs X, Tiger è stato
evidentemente pensato per semplificare al massimo la vita degli utenti,
soprattutto quelli più disordinati. Infatti, tra le oltre 200 nuove funzioni
introdotte da Apple quella che più colpisce è il nuovo sistema di ricerca
SpotLight: questa tecnologia indicizza tutto il contenuto dell’hard disk
consentendo di trovare pressoché istantaneamente qualsiasi documento, messaggio
di posta, immagine, filmato o applicazione. Il tutto senza preoccuparsi di
sapere dov’è memorizzato quanto si sta cercando. Il sistema di indicizzazione è
sempre attivo perché integrato in Tiger e questo consente di avere un catalogo
costantemente aggiornato di quanto memorizzato sul disco fiso, permettendo
ricerche rapidissime.
Ancora rivolta a chi ama organizzare la scrivania ma non ha il tempo o la
voglia per farlo è l’utility Dashboard. Questa si compone di una serie accessori
(i Widget) che appaiono non appena l’utente clicca sopra la corrispondente icona
e che altrettanto velocemente scompaiono con un clic del mouse. Tali Widget
comprendono strumenti che aggiornano sull’andamento dei titoli di borsa, sulle
previsioni del tempo e sui voli aerei. Ma propongono anche tool come il cambio
delle valute, le unità di misura, un calendario o una rubrica telefonica. Il
numero e il tipo di Windget da far comparire a video può essere ovviamente
gestito dall’utente.
Tra le altre novità proposte da Tiger troviamo il lettore Rss, per avere un
accesso istantaneo tramite browser a notizie e informazioni sul Web, e la
versione 7 di QuickTime, la quale supporta il protocollo H.264 (candidato a
divenire lo standard in tema di video ad alta definizione).
Da sottolineare inoltre la presenza di Automator e iChat. La prima funzione è
volta ad automatizzare una serie di azioni ripetitive. Senza richiedre l’impiego
di macro o altri linguaggi di programmazione, Tiger propone una libreria di
azioni personalizzabili che possono essere facilmente riunite per dar vita a una
sequenza operativa, che può essere memorizzata per impieghi futuri.
Dal canto
suo, oltre a migliorare la qualità delle immagini (a parità di banda), iChat
permette di dialogare con dieci persone contemporaneamente e di effettuare
videoconferenze con un massimo di quattro persone, che vengono efficacemente
visualizzate a video come se fossero sedute attorno a una scrivania
virtuale.
Singolare la modalità scelta per la commercializzazione del nuovo Tiger: in
Italia sarà disponibile dalle ore 18 di venerdì 29 aprile presso gli Apple Store
e i rivenditori autorizzati Apple. Venduto a 129 euro, MacOs X Tiger necessita
di almeno 256 Mbyte di Ram e può funzionare su qualsiasi computer Macintosh
dotato di processore PowerPc G5, G4 o G3 con interfaccia FireWire
integrata.