Mettiamo a fuoco il digital imaging

Riflessioni in merito sono necessarie. A partire da una domanda (posta ai distributori) per capire come riprogettare le modalità dell’offerta

Giugno 2005, È innegabile: il mercato dell’immagine digitale,
dopo aver vissuto un vero e proprio boom, sta cercando una nuova identità.
Ovvero, creare finalmente un unico filo conduttore che leghi le aziende storicamente
connesse all’informatica con quelle, invece, da sempre attive in ambito fotografico.
Passo successivo? Interessare nuove utenze a questi progetti. Di sicuro stiamo
parlando di un mercato già da qualche anno in ottima salute e che, secondo
le stime Idc, nel 2004 ha toccato i 74 milioni di pezzi venduti. Prendiamo,
per esempio, il settore fotografico: a guidare il comparto c’è stata
Canon, che lo scorso anno è riuscita a consegnare in tutto il mondo qualcosa
come 12,63 milioni di apparati, pari al 17,1% del mercato, tallonata, più
che seguita, da Sony che, con 12,32 milioni di unità, si aggiudica una
quota del 16,7 per cento.

Il terzo posto nella classifica di Idc spetta a Kodak, più distanziata
con 8,71 milioni di unità, pari all’11,8 per cento. Difficile fare
un paragone con i dati del 2003, dal momento che la società di ricerca
ha per la prima volta incluso nella sua rilevazione anche le reflex, prima destinate
esclusivamente al mercato professionale e oggi entrate a far parte anche dell’offerta
consumer, con modelli più economici, come, per esempio, la Eos 300 di
Canon, al di sotto dei mille euro.
Secondo Idc, proprio il pricing aggressivo, praticato non solo da Canon, ha
in qualche modo condizionato l’andamento del mercato, che ha preferito
rivolgersi alle reflex, trascurando le macchine di fascia alta del mercato prosumer.
Grande assente su questa particolare fascia di prodotti Sony, anche perché
la società non ha un "passato" nella fotografia tradizionale.
Ed è chiaro che gli analisti guardano con estremo interesse proprio ai
passi che la società non potrà fare a meno di fare in questa direzione.
Ma a fronte di risultati relativi alle reflex entry level, c’è
da ipotizzare per il 2005 un risultato rilevante anche per aziende come Nikon
e Olympus che solo di recente hanno messo sul mercato prodotti con prezzo inferiore
ai mille euro. Sony guida il comparto delle compatte, nel quale si ascrive tutto
il suo venduto. Qui la quota di mercato è del 17,2%, mentre al secondo
e terzo posto si ritrovano ancora una volta Canon e Kodak con, rispettivamente,
11,9 e 8,63 milioni di unità vendute. Nel 2004 il mercato delle compatte
ha toccato i 71,5 milioni di pezzi, con una crescita del 49,2% rispetto ai 47,93
milioni del 2003.
Le previsioni globali per il 2005 vedono una crescita più contenuta sul
versante fotocamere. Dovrebbe, invece, verificarsi un aumento rilevante su quello
delle stampanti, data la sempre più importante richiesta di prodotti
capaci di realizzare foto come quelle dei laboratori.
All’interno di questo panorama, anche una rivista come Computer Dealer&Var
sta portando avanti alcuni "ragionamenti". Primo fra tutti organizzando
un vero e proprio sito per questo settore. Si tratta di 01net Imaging (gestito
dal portale 01net alll’indirizzo www.01net.it). Questo si ripropone di diventare
una fonte di informazione quotidiana, sia per i professionisti, sia per gli
appassionati di fotografia, a cui propone suggerimenti per gli acquisti, consigli
su come utilizzare al meglio i propri prodotti e spazi per pubblicare i propri
lavori e informazioni su mostre e concorsi. Ma anche per gli operatori del settore
che possono essere sempre informati sulle novità di prodotto, sulle iniziative
delle aziende e sulle indagini di mercato. A questo punto stiamo cercando di
capire – e questa stessa inchiesta lo dimostra – quali potrebbero essere i passaggi
successivi e futuri per questo settore. Ecco, allora, che con un giro di opinioni
abbiamo fatto parlare alcuni distributori. La domanda rivolta a loro è
schietta: "Il digital imaging offre spunti per un business incentrato sui
clienti aziendali?". Ecco la loro risposta.

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