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Microsoft, il VP per la ricerca sull’AI generativa Sébastien Bubeck passa a OpenAI

Secondo quanto riporta Reuters, Sébastien Bubeck, una delle menti di punta di Microsoft nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, ha lasciato la società di Redmond per unirsi al team di OpenAI, l’azienda sviluppatrice di ChatGPT, su cui Microsoft stessa ha fatto investimenti significativi.

Sébastien Bubeck è stato finora vice president di Microsoft per la ricerca sull’intelligenza artificiale generativa e, in questo ruolo, ha tra le altre cose guidato gli sforzi dell’azienda per sviluppare modelli linguistici di piccole dimensioni più potenti, come quelli della famiglia Phi-3.

Il suo profilo, ancora attivo sul sito di Microsoft, spiega che Sébastien Bubeck è (o, a questo punto, era) a capo del gruppo Machine Learning Foundations di Microsoft Research Redmond. È entrato a far parte di Microsoft Research nel 2014, dopo tre anni come assistant professor all’Università di Princeton.

Ha ricevuto diversi premi come miglior articolo alle conferenze sull’apprendimento automatico per il suo lavoro sul processo decisionale online, l’ottimizzazione convessa e la robustezza avversaria (NeurIPS 2021, NeurIPS 2018, ALT 2018, COLT 2016, COLT 2009). Ha scritto anche due monografie, “Regret Analysis of Stochastic and Non-Stochastic Multi-Armed Bandit Problems” (2012) e “Convex Optimization: Algorithms and Complexity” (2014).

Al momento in cui scriviamo, il profilo X di Sébastien Bubeck riporta ancora “VP AI and Distinguished Scientist, Microsoft”, ma Reuters ha riportato di aver ricevuto una conferma ufficiale da parte di un portavoce di Microsoft, che ha commentato: “Sébastien ha deciso di lasciare Microsoft per proseguire il suo lavoro di sviluppo dell’AGI”, aggiungendo che l’azienda non vede l’ora di proseguire il loro rapporto di collaborazione attraverso il lavoro di Bubeck con OpenAI.

In un altro suo profilo, Bubeck scrive di essere al momento concentrato sulla comprensione di come l’intelligenza emerge nei modelli linguistici di grandi dimensioni e su come utilizzare questa comprensione per migliorare l’intelligenza degli LLM, possibilmente verso la costruzione di AGI, Artificial General Intelligence.

Reuters sottolinea che ancora non è chiaro quale ruolo ricoprirà Bubeck in OpenAI: né dall’esperto di AI né dall’azienda sviluppatrice di ChatGPT sono arrivate finora conferme ufficiali.

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