Microsoft sfida Ibm

A Minneapolis il ceo Steve Ballmer ha invitato i partner di Redmond a darsi da fare. C’è molto business prima dell’arrivo di Office 12 e Longhorn

Cerchi Microsoft e trovi un pinguino. E’ stata questa la prima sorpresa alla
quale si sono trovati di fronte i partner della società di Bill Gates riuniti a
Minneapolis per l’annuale worldwide partner conference. Un appuntamento durante
il quale quest’anno sono stati organizzati seminari tecnici per
illustrare ai partner i punti deboli dei sistemi Open source e
le loro caratteristihe principali. Conoscere il nemico per combatterlo sembra
essere la parola d’ordine scelta dal colosso di Redmond che tramite il Ceo Steve
Ballmer ha ricordato ai partner che ci molte occasioni di business prima
dell’arrivo di Longhorn.



Le migrazioni da Lotus Notes

/Domino, Sap, Oracle e Novell verso i prodotti di Redmond oltre all’upgrade di Nt 4.0 sono occasioni importanti per i partner che non possono tirare a campare in attesa del nuovo sistema operativo. “Ci sono un sacco di clienti Netware e Nt 4.0 fuori di qui” ha tuonato Ballmer che ha ricordato
anche come solo il 10-15% dei pc sia dotato di Office 2003, un
prodotto sul mercato già da un paio d’anni. Come succede in questo tipo di
appuntamenti Ballmer da una parte ha tirato le orecchie ai partner che
dall’altra sono stati incitati a “scommettere su Microsoft” che
cercherà di portare via clienti a Ibm nell’area del software collaborativo.


Secondo Chris Capossela, coporate vice president dell’Information worker
product management group, la collaboration strategy “è uno scenario core
nel quale siamo interessati a vincere”
, mentre Allison Watson, vice
president worldwide partner sales and marketing group, ha sottolineato
l’importanza delle Business Solution “Un settore che offrirà le maggiori
opportunità di sviluppo anche se abbiamo ancora molto da fare per migliorare
questo segmento”
. Un impegno necessario, vista la percezione dei partner in
questo ambito, che in molti casi vedono Microsoft come un intruso e un
competitor a tutti gli effetti. Un punto di vista che trova conferma nelle
parole di Doug Burgum, vice president business solutions business group, che
paragona il percorso del Gruppo di Redmond al tour de France. “Non basta uno
sprint, la strada è lunga e faticosa ed è necessario agire e pensare a lungo
termine”
.


L’Italia ha goduto del suo momento di gloria con il lancio della
Small Business Specialist Community, progettata sulla falsa
riga del Punto Microsoft italiano e di altri progetti pilota in Danimarca, con
una presentazione che ha riscosso un certo entusiasmo fra i presenti. A livello
mondiale si inizia allora a puntare sulle piccole realtà, un segmento non sempre
molto considerato. Anche se, secondo le previsioni, le occasioni di maggior
sviluppo si avranno nel mid market, dove inevitabilmente si concentreranno gli
sforzi maggiori.


Non a caso da settembre sarà reso disponibile
Small Business Accounting 2006,
indirizzato alle piccole e medie imprese che potranno così integrare una soluzione di accounting all’interno della suite Office normalmente utilizzata nelle loro infrastrutture It.
E sempre lo stesso Ballmer ha tenuto a chiarire
che per quanto Mendocino
rappresenti il necessario cammino di integrazione tra gli ambienti Sap e quelli Office, nondimeno sul fronte delle medie imprese la competizione resta netta e quotidiana, come del resto dimostra il preannuncio di Crm 3.0 della scorsa settimana.
Inevitabilmente, però, i riflettori sono stati tutti più
ancora che per Longhorn per Office 12
, il cui rilascio è previsto per la seconda metà del prossimo anno.
Della
suite, in effetti, è stata data la prima dimostrazione pubblica, con grande
enfasi su alcune caratteristiche, in particolare il salvataggio dei file
in formato Xml
, che, come da precedenti annunci, si conferma il formato
file standard.

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