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Microsoft, come cambierà la user experience di Office

Jon Friedman, capo del design di Microsoft Office, ha condiviso in un blog post, con gli utenti di tutto il mondo, la visione che la società di Redmond ha del futuro della user experience per i suoi strumenti di produttività di Microsoft 365.

Se alcuni di questi cambiamenti, sottolinea però Friedman, verranno implementati entro un anno o due, altri sono ancora in una fase molto esplorativa: non bisogna quindi prendere queste condivisioni direttamente come annunci di novità in arrivo a breve.

Il lavoro in corso nei laboratori di Redmond è incentrato attorno a quattro pilastri dell’esperienza, che sono i punti chiave nell’evoluzione del design delle app di Microsoft 365.

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Il primo di questi è il focus. La maggior parte di noi è profondamente consapevole, afferma Jon Friedman, della sfida odierna di raggiungere la dovuta concentrazione in un mare di distrazione. Tra notifiche, social media e quanto altro, è difficile trovare la concentrazione.

Per ridurre lo stress e l’ansia che le distrazioni creano, dal loro ruolo di product maker in Microsoft si sono chiesti come fosse possibile ridurre i task che interrompono il lavoro e il numero di notifiche, e quali elementi visivi estranei potessero essere rimossi in modo che il focus dell’utente sia sui suoi contenuti, e non sull’interfaccia utente.

Il lavoro di Microsoft non inizia certo oggi: è un viaggio di progettazione pluriennale che ha come scopo quello di creare esperienze più focalizzate e coinvolgenti, dal ribbon a singola linea, al dark mode, fino a Fluent.

La prossima ondata di modifiche alla user experience di Microsoft 365 andrà ancora oltre, promette ora Microsoft, con un fading dei colori dalle intestazioni delle app e, soprattutto, esplorando una barra di comandi adattiva, un ribbon flessibile che rivelerà progressivamente i comandi contestualmente rilevanti al momento giusto e proprio dove l’utente ne ha bisogno.

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Microsoft rinnoverà ulteriormente la ricerca senza soluzione di continuità nella suite per mettere le informazioni pertinenti a portata di mano dell’utente. Le esperienze future trarranno vantaggio dal Fluid Framework e Microsoft 365, aggiunge Jon Friedman, porterà la potenza di Office ovunque sia l’utente, in modo che non si debba interrompere il processo creativo per aprire uno strumento diverso.

Un altro punto su cui si concentra la ricerca di Microsoft è l’integrazione dell’intelligenza artificiale. Contestualizzare l’intelligenza artificiale in questo quadro più ampio aiuta il team di Microsoft a progettare in modo olistico esperienze intelligenti di Microsoft 365 che non si basano solo su ciò che la potenza dell’intelligenza artificiale può fare, ma piuttosto su cosa essa dovrebbe fare per soddisfare le esigenze umane.

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Ci sarà un’evoluzione di Project Cortex, che utilizza l’intelligenza artificiale per creare reti di conoscenza basate sulle relazioni tra argomenti, contenuti e persone, trasformando quantità ingestibili di informazioni in insight che aiutano ad agire.

La connettività, soprattutto nell’attuale periodo, è un altro punto chiave del design di Microsoft 365 del futuro. Così come la protezione e la sicurezza.

Maggiori dettagli sulla visione dell’azienda di Redmond sul design del futuro di Microsoft 365 sono presenti nel blog post di Jon Friedman.

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