È una WPC decisamente proiettata al futuro quella che si è aperta oggi a Orlando, alla presenza di 15.000 partner.
Davanti a quell’ecosistema che da 40 anni segue, supporta e implementa le sue visioni strategiche, Microsoft non guarda alle scelte passate, né a recenti decisioni, che forse qualcuno si sarebbe aspettato commentate in questa sede, ma a quel futuro mobile first / cloud first che il suo Ceo Satya Nadella ha delineato fin dal primo momento in cui ha preso le redini dell’azienda.
Parla di ambizioni e missioni Nadella: “Consentire a ogni persona, in ogni azienda, in qualunque parte del pianeta a ottenere di più”, è il claim più volte ripetuto. “Non vogliamo portare i nostri clienti verso i nostri prodotti: vogliamo far sì che ottengano di più grazie alla digitalizzazione”.
Usa più volte il termine “democratizzazione”, il Ceo, che vede proprio nel cloud la chiave per una It più democratica, che consenta a tutti di portare a compimento il percorso di trasformazione digitale.
“Mobile first – spiega ancora – significa mobilità dell’esperienza. Significa l’interazione del computing con le nostre vite”.
È una human mobility quella di cui parla Nadella, abilitata dal cloud.
Si parla di una reinvenzione della produttività e dei processi di business, in un’ottica di sempre maggiore agilità e armonizzazione. “Vogliamo abbattere le barriere tra dispositivi, applicazioni e persone” è la conclusione di Nadella, che coglie l’occasione di Wpc 2015 per lanciare nuovi progetti e nuovi servizi.
Risponde a quella volontà di eliminazione delle barriere tra dispositivi, applicazioni e persone il progetto GigJam. GigJam è di fatto una soluzione pensata per i team di lavoro che operano in modalità sempre più connessa, che aiuta a raccogliere le informazioni da fonti differenti, correlandole, così da consentire visioni d’insieme realistiche, che dunque tengano conto anche delle eccezioni, per lo sviluppo e la realizzazione dei progetti.
GigJam, che verrà rilasciato in preview nei prossimi mesi, sviluppa un progetto o un obiettivo in una serie di passaggi e di unità informative, che possono essere condivisi e commentati dalle persone coinvolte, con l’obiettivo di accelerare il tempo di esecuzione. Pur contenendone gli elementi chiave, GigJam non è uno strumento di messaggistica, né uno strumento di condivisione di informazioni: deve essere piuttosto inteso come un nuovo strumento di produttività basato su Azure che dialoga con le business application e con i servizi SaaS.
La seconda promessa che Satya Nadella fa alla community dei partner è quella di un cloud intelligente:“Vogliamo costruire una piattaforma cloud intelligente – ha dichiarato -. Convertire i dati in azioni intelligenti: questa è la sfida”.
Ed ecco allora Cortana Analytics Suite, un “pacchetto” nel quale Microsoft fa confluire una serie di tecnologie per la gestione dei dati, con l’obiettivo di aiutare le imprese a trarre maggiore valore da essi.
Ritorna il tema della democratizzazione: ”Democratizziamo i big data”, sostiene ancora Nadella, che parla di un “potere dei dati” che consente la trasformazione delle imprese.
Cortana Analytics Suite, la cui disponibilità è prevista per l’autunno, combina Power BI, servizi Azure quali Machine Learning, HDInsight (Hadoop on Azure), Stream Analytics, Data Lake, SQL Data Warehouse, Data Factory, Data Catalog, Event Hubs, e alcuni elementi di Project Oxford, il tutto armonizzato con un front end Cortana. E i dati che è in grado di gestire vanno da quelli strutturati tipici dei database a quelli non strutturati, fino ai dati derivanti da IoT, o ancora l’intelligence percettiva come l’analisi facciale e verbale.
Integrati nella suite ci saranno alcuni scenari preconfigurati, in ambito ad esempio dell’identificazione delle frodi, della manutenzione preventiva, o ancora del forecasting.