Dopo la rinuncia da parte di Microsoft a proseguire nel tentativo di acquisizione, gli analisti si interrogano sui piani alternativi delle due aziende.
A poche ore dall’annuncio del ritiro dell’offerta da parte di Microsoft, gli analisti restano in attesa delle prossime, inevitabili mosse.
Perché il problema non è soltanto borsistico, anche se a Francoforte il titolo Yahoo già segnala un -17% questa mattina.
Ci sono gli azionisti di Yahoo, in prima battuta. Attendono le loro reazioni gli osservatori di mercato: qualcuno ipotizza possibili richieste di indennizzo, qualcuno preconizza cordate per esautorare l’attuale board direttivo o per lo meno le figure più rappresentative, dal Ceo al presidente.
E poi ci sono i percorsi alternativi. Yahoo starebbe ancora lavorando all’ipotesi di accordi con Aol e Google e, secondo le indiscrezioni che circolano sui siti specializzati statunitensi, l’intesa con Google nell’area del search advertising potrebbe addirittura essere annunciata nel corso della settimana.
Qualche voce, poi, chiama in causa anche Fox Interactive, anche se i contatti tra le due società sarebbero solo allo stadio esplorativo.
Poi c’è Microsoft. La società da tempo sostiene di aver pronto una sorta di piano B, predisposto proprio nell’eventualità di un naufragio dell’acquisizione di Yahoo.
Gli analisti chiedono di vedere la carte, ora e, in attesa che la società giochi allo scoperto, ipotizzano ulteriori candidature: FaceBook e MySpace sarebbero i candidati ideali, data la loro audience, ma la vendita di pubblicità su questi siti segue logiche diverse e più complesse rispetto al search advertising. Senza considerare, poi, eventuali partnership già in essere per entrambi.