Nel secondo trimestre di quest’anno gli utili della società non si discosteranno dalle previsioni: questo dato potrebbe rappresentare il segnale della fine della tendenza negativa e del ritorno alla stabilità per l’industria dei semiconduttori.
Andy Briant, responsabile finanziario di Intel, ha recentemente dichiarato che nel secondo trimestre di quest’anno gli utili della società non si discosteranno dalle previsioni: questo dato potrebbe rappresentare il segnale della fine della tendenza negativa e del ritorno alla stabilità per l’industria dei semiconduttori. Si nota ancora qualche segno di rallentamento, tuttavia, nei settori networking e comunicazioni; le aspettative per la seconda metà dell’anno però sono ottimistiche.
Nello scorso aprile il fatturato di Intel veniva previsto fra i 6,2 e i 6,8 miliardi di dollari, con un margine lordo del 49% e spese fra i 2,2 e i 2,3 miliardi di dollari; le stime, secondo Briant, sono state “sostanzialmente rispettate”. Analisti e investitori aspettano con ansia il prossimo rendiconto per cogliere qualsiasi segnale di inversione di tendenza rispetto al rallentamento; per Jonathan Joseph, analista di Salomon Smith Barney, “se una società come Intel non deve rivedere le stime, si tratta di un dato importante”.
Per Intel comunque il futuro non è facilissimo: la concorrenza di Advanced Micro Devices si fa sentire più che mai, e i produttori di pc stanno drasticamente abbassando i prezzi, cosa che si rifletterà sul mercato dei semiconduttori. D’altra parte però anche la Semiconductor Industry Association prevede un buon secondo semestre con una crescita del 20,5% nel 2002.