Per facilitare l’adozione di soluzioni cloud servono soluzioni capaci di soddisfare le esigenze espresse dalle aziende in termini di gestione dei dati.
Ne è convinta, tra gli altri, Commvault, realtà specializzata in protezione dati e gestione delle informazioni, che ha annunciato il rilascio di Commvault Cloud Disaster Recovery, Commvault Cloud Development and Test, Commvault Cloud Gateway e Commvault Cloud Replication.
A loro l’onere di trasformare i dati che risiedono nei cloud pubblici e ibridi in risorse strategiche di informazione per accrescere il valore degli investimenti sulla nuvola offrendo strumenti di automazione e orchestrazione strettamente integrati con piattaforme cloud di disaster recovery, migrazione, backup e archiviazione.
Al crescere della migrazione dei dati verso i cloud pubblici e ibridi, le aziende sono, infatti, alla ricerca di opportunità per ridurre i costi, migliorare l’utilizzo e semplificare una gestione tradizionalmente complessa e a compartimenti stagni per rendere produttivo l’uso del cloud e accelerare il time-to-value.
A ridurre il time-to-recovery utilizzando il backup nel cloud come modello di protezione dei dati off site ci pensa, invece, Commvault Cloud Disaster Recovery, che consente il recupero nel cloud a prescindere dal modello di installazione on-premise, hypervisor, o location pubblica, privata o ibrida che sia.
A sua volta, Cloud Development and Test collega Vm Provisioning con Workflows e li applica alla gestione dell’uso degli ambienti di sviluppo e test nel cloud al fine di ridurre gli oneri amministrativi e consentire a chi gestisce le infrastrutture di tutelarsi dalla crescita dei costi.
Infine, Commvault Cloud Gateway e Commvault Cloud Replication consentono, rispettivamente, di migliorare agilità, flessibilità e prestazioni del backup estendendo il livello di protezione da on-premise al cloud, e di offrire ai clienti la possibilità di scegliere la flessibilità e la velocità con cui portare i loro dati nel cloud.