Il modo di fare retail di Miroglio sta cambiando radicalmente: dalla tecnologia RFID per l’etichetta intelligente al software che integra canali online e offline, fino al “borsino” che combina intelligenza artificiale ed esperienza personale per l’assortimento del magazzino.
Sono i progetti tecnologicamente avanzati per migliorare efficienza e performance del retail che vedono coinvoltaMiroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio che crea e commercializza 11 brand (tra cui Motivi, Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino) e con oltre 1.100 punti vendita monomarca, tra negozi a gestione diretta e partner.
Sviluppato in partnership con Oracle, il Progetto XStore è un nuovo software per il punto vendita, che prevede la sostituzione su tutta la rete internazionale, i predetti 1.100 punti vendita, del software di negozio, con attivazione di nuove modalità di integrazione tra negozi fisici e con il canale online. L’investimento è stato di circa 1,6 milioni di euro.
Il roll-out del progetto, partito a gennaio di quest’anno, è previsto tra il quarto trimestre del 2017 e il primo semestre 2018 e riguarderà la rete di tutti i marchi del gruppo.
Il progetto RFID sulla catena di negozi Fiorella Rubino prevede l’introduzione di un sistema di tracciatura dei prodotti a livello di singolo item tramite etichettatura con chip RFID. Il sistema, che permette l’identificazione di ogni capo con lettura a distanza, consente di snellire i passaggi di gestione della merce in-store e di ottenere precisioni inventariali elevate, con benefici su tutta la catena logistica e i processi multicanale e con impatti positivi sulle vendite.
Sviluppato in collaborazione con Temera, il progetto verde coinvolti i tutti i 170 negozi di proprietà della catena Fiorella Rubino e riguarda tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. Un progetto che si distingue, a livello italiano ed europeo, per il numero dei negozi coinvolti, per l’obiettivo di avere un negozio completamente «taggato» e per l’ampiezza dei processi rivisti, dal magazzino centrale fino alla vendita e alla gestione del reso, passando per l’antitaccheggio. L’investimento è stato di circa 1,5 milioni di euro.
Sviluppato in collaborazione con Evopricing e l’Università di Torino, il progetto borsino riguarda un nuovo processo integrato di riassortimento dal magazzino centrale e movimentazione tra negozi: una sorta appunto di “borsino”, che combina dati quantitativi e sensibilità del personale di vendita, sfruttandone la capacità predittiva. Il processo si basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del potenziale di vendita di ciascun articolo in ciascun negozio, sia sulle valutazioni personali delle singole store manager, che possono richiedere o cedere articoli in funzione delle loro aspettative di vendita. Il nuovo processo, innovativo sia per l’elevato grado di integrazione e automazione sia per la flessibilità data dai numerosi parametri gestibili, è in produzione sulle reti Fiorella Rubino e Elena Mirò da settembre 2016. L’intera stagione autunno-inverno 2016 è stata gestita con le nuove modalità ed è stato sviluppato un modello per la valutazione dei risultati ottenuti.
Il progetto Miroglio Retail 4.0 si inserisce all’interno del nuovo piano “300 in 300”, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per rinnovare l’immagine di 300 negozi Miroglio Fashion in 300 giorni, in un’ottica di maggiore distinguibilità e personalizzazione dei brand.