Il MIX, punto di interscambio (IXP) di reti Internet italiano, comunica il superamento della soglia di 10 Tbs di capacità accesa presso i propri PoP (Point of Presence).
Il risultato costituisce una crescita del 100% negli ultimi 24 mesi: a gennaio 2020, infatti, erano stati raggiunti i 5 Tbs di capacità.
Il superamento dei 10 tera è frutto di una serie di sinergie che hanno coinvolto il MIX e i suoi 360 operatori connessi.
Come spiega Cristiano Zanforlin, Chief Commercial Officer di MIX in una nota, oggi si assiste a un aumento consistente del traffico medio scambiato per singolo operatore.
Un fenomeno legato sia al numero sempre crescente di autonomous system connessi, sia, e soprattutto – si sottolinea nella nota – alla politica di over provisioning della capacità connessa attuata da MIX già da alcuni anni.
L’obiettivo, viene riportato, è garantire l’assorbimento di volumi di traffico inattesi e fino a 10 volte superiori alle soglie di traffico contrattualizzate.
L’aumento della capacità disponibile è la risposta di MIX a fenomeni che si sono manifestati negli ultimi anni, in maniera più evidente con la pandemia, e che sembrano destinati a restare, producendo un aumento del traffico dei dati scambiati in rete, a volte in maniera rapida e improvvisa.
Il trend di crescita è dovuto, oltre ai fenomeni di più lungo respiro in corso come la diffusione FTTx, la DAD e l’home working, per Mauro Magrassi, Chief Technical Officer MIX, anche all’avvento della diretta streaming di eventi sportivi.
Un fenomeno che secondo Magrassi ha portato una differenza sostanziale dei profili di traffico aggregato, dove gli spike dovuti agli eventi live sono diventati la norma, con variazioni di picco nell’arco di pochi minuti che raggiungono anche valori di diverse centinaia di Gbps di traffico.
Il fenomeno per Magrassi ha spinto gli operatori ad aumentare la banda disponibile, avvalendosi della determinazione di MIX nell’offrire i propri servizi di peering a tariffe sempre più competitive.
“MIX non si ferma e, anzi, rilancia, – dice Magrassi nella nota – concentrando il proprio impegno in due direzioni: da un lato favorire le connessioni ad alta capacità, offrendo agli operatori una fee per Mbps sempre più bassa e, dall’altro, sviluppare progetti di espansione per facilitare i flussi di traffico tra le CDN che distribuiscono i contenuti verso gli hot-spot di aggregazione degli operatori di accesso, a Milano ma non solo”.