Monitor da riciclare

È probabilmente la componente più impegnativa da riciclare. Il monitor di un computer, così come un televisore, oltre a essere ingombrante e pesante, rappresenta il 70% del peso di un pc, richiede un trattamento speciale per lo sma …

È probabilmente la componente più impegnativa da riciclare. Il
monitor di un computer, così come un televisore, oltre a essere ingombrante
e pesante, rappresenta il 70% del peso di un pc, richiede un trattamento speciale
per lo smaltimento. Proprio per questo, il monitor è un buon esempio
di come non ci si possa improvvisare smaltitori e di quanto sia oneroso, in
termini di spazio, risorse, macchinari e costi, compiere un lavoro serio in
questo campo. Giuseppe Corti, titolare della Vallone, in un incontro organizzato
da Asso.it, associazione che raggruppa i vendor di sistemi e apparecchiature
per l’It, ha raccontato la propria esperienza. La Vallone di Canino in
provincia di Viterbo è stata la prima, e ancora una delle poche aziende
in Italia specializzata in riciclo di monitor e televisori e lavora circa 500
tonnellate di vetro all’anno. Il vetro a piombo, che rappresenta il 24%
di un tubo catodico, non può essere riutilizzato se non per costruire
altri schermi, inoltre le operazioni di smontaggio avvengono ancora manualmente.
Tutto questo significa costi alti, per il trasporto del materiale, visto che
le aziende che rigenerano il vetro sono principalmente in Germania, e per la
manodopera, dato che lo smontaggio avviene manualmente. La Vallone collabora
con i più importanti produttori di tubi catodici come Thomson Multimedia,
Videoglass e Videocolor, fornendogli il vetro rigenerato. Il costo complessivo
dello smaltimento, secondo Corti, è di circa 800 euro a tonnellata, corrispondenti
a 80 centesimi al chilo.

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