Ovviamente si tratta di tv a cristalli liquidi, ma questo vuol dire approcciare un nuovo canale: quello della Gdo
Ora che la distribuzione informatica ha raggiunto il 50% del giro di affari di Monolith (il resto lo fa attraverso rivenditori che segue direttamente), l’azienda milanese pensa di iniziare un rapporto anche con la Gdo. Ma il prodotto che arriverà sugli scaffali di questi magazzini non sono notebook, bensì televisori a cristalli liquidi. Il marchio sarà sempre quello: Geomicrosystems.
Anche se si tratta di diversificare in maniera innovativa la filiera distributiva, va detto che in fondo lo sforzo produttivo di Monolith non è eccessivo. Si tratta solo di affinare la produzione di monitor a cristalli liquidi che già avviene presso lo stabilimento di Peschiera Borromeo. Certo, il case e il design, il marketing e tutto quanto ruota a un prodotto dedicato al mercato del bianco e bruno vive di vita proprio rispetto alle strategie dei prodotti hardware, ma in casa Monolith il lancio lo stanno curando con cura. A iniziare dal prezzo che vuole essere assolutamente competitivo: al di sotto dei mille euro.
Sarà questo il primo passo per vendere anche i notebook presso la Gdo? “Non credo proprio – assicura Luca Rossi –. Se fossimo in Germania dove si vendono 8mila pezzi al mese ci potremmo pensare, ma in Italia la Gdo vende 2,500mila pezzi… l’anno”.
Eppure i rivenditori che stanno cavalcando l’offerta di home teather potrebbero avere da ridire. In fondo loro hanno già a disposizione un monitor che diventa tv. Ma la luminosità non è delle migliore se la migrazione avviene da monitor a tv. Molto meglio l’effetto contrario.
Così a settembre prenderà il via la vendita presso alcune catene specializzate nella vendita del bianco e bruno. Rossi fa alcuni nomi di riferimento, ma per il resto è ancora top secret. Peccato che abbiano perso l’occasione dei mondiali, ma Rossi dice: “Non eravamo pronti per questo periodo”.
