Quasi 40mila le aziende italiane consorziate secondo una ricerca di Federconfidi Un’opportunità anche per i rivenditori del mondo Ict
Giugno 2005, I Confidi, ovvero consorzi e cooperative di garanzia collettiva dei fidi,
sono organismi sorti dalla spontanea iniziativa di piccoli imprenditori,
delle associazioni imprenditoriali e degli enti locali. L’obiettivo è
cercare di far fronte alle difficoltà che le aziende di piccole
dimensioni incontrano nell’accesso alle fonti di finanziamento offerte
dalle banche. I Confidi, infatti, offrono garanzie e potere contrattuale
alle Pmi proprio per incrementare i rapporti con il sistema creditizio
sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Originariamente,
come ci racconta Francesco Paolo Avesio, nel libro “I
mutuals a sostegno delle Pmi: i Confidi”, essi sono nati per “agevolare
l’ottenimento dei finanziamenti per le Pmi attraverso la costituzione
di un fondo di garanzia mutualistica, finalizzato unicamente a garantire
i crediti concessi alle imprese che aderiscono alle iniziative consortili”.
Nati negli anni Cinquanta, quando l’approvvigionamento di risorse finanziarie
alle Pmi avveniva solo attraverso il credito bancario, negli anni Settanta
hanno attraversato una forte fase di sviluppo a seguito di un peggioramento
delle condizioni di finanziamento delle banche nei confronti dei soggetti
più deboli. Negli anni Ottanta, poi, accanto ai Confidi sorti spontaneamente,
cominciarono a nascere quelli che integravano soggetti privati e pubblici,
specialmente enti pubblici territoriali, come Province e Regioni. Alla
prestazione di garanzie per finanziamenti articolata sul breve termine,
si aggiungeva così anche il medio/lungo termine e la struttura
organizzativa divenne più articolata.
Tutti i numeri dei Confidi
Secondo la “Ricerca annuale sull’attività dei Confidi 1999”
di Federconfidi, i consorzi di garanzia sono passati dalle 39 unità
del 1971 alle 85 del 1999, raggiungendo un valore massimo nel 1988 con
99 unità. La flessione dell’ultimo decennio, spiega la pubblicazione
citata, non indica una fase di recessione quanto, piuttosto, la messa
in atto di processi di concentrazione che si sono verificati. Il numero
di aziende consorziate, infatti, è in costante crescita e va dalle
2.557 unità del 1971 alle 38.550 del 1999.
Non ci addentreremo qui a spiegare la struttura del sistema Confidi, mentre
ci interessa segnalare che sul territorio italiano sono presenti cinque
federazioni nazionali di Confidi con finalità di coordinamento,
rappresentanza e assistenza (vedi il riquadro qui sopra).
Curiosando, inoltre, nel lungo elenco dei Confidi in Italia sul sito del
ministero dell’Interno, scopriamo che ne esistono più di trenta
in Abruzzo, Lombardia e Veneto, ma ce ne sono parecchi anche in Emilia
Romagna, Piemonte, Puglia, Marche e Sicilia, sia nei capoluoghi, sia in
provincia. L’elenco dei Confidi in Italia si può trovare all’indirizzo:
(http://www.interno.it/ sezioni/attivita/s_000000383.htm). Nella tabella
ne indichiamo il numero per regione.
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