Univa, insieme a Hp, Ibm, Intel e Nortel, crea un consorzio per la diffusione degli standard di grid, tramite il Globus Toolkit.
Hp, Ibm, Intel, Nortel Networks e Univa hanno dato vita al Globus Consortium, un’iniziativa tesa a diffondere l’idea della tecnologia di grid computing e ad accelerarne l’adozione.
Al centro della loro azione, come lascia ben intendere il nome del consorzio, c’è il Globus Toolkit, ovverosia il software opensource che ha fatto nascere e crescere il fenomeno nel contesto universitario, facendolo poi sfociare nel terreno industriale e commerciale.
Ai membri di Univa spettano le responsabilità direttive del Globus Consortium: Greg Nawrocki, che proviene dall’Argonne National Laboratory di Chicago, ne è il presidente. Insieme ad altri due manager di Univa, Ian Foster e Carl Kesselman, anch’essi provenienti dal mondo della ricerca, orchestrerà le operazioni per raggiungere un significativo grado di standardizzazione delle architetture grid che partono dal Globus Toolkit.
A Nawrocki preme sottolineare che comunque non vi sarà intrusione da parte consorzio nelle attività degli entri preposti alla standardizzazione, come il Ggf e l’Ega, e che il fine dei partecipanti il Globus Consortium non è creare gli standard del grid, piuttosto accelerarne l’adozione tramite il Globus Toolkit.
L’iniziativa appena partita non è unica nel suo genere. Si affianca, o viene dopo, l’Enterprise Grid Alliance, patrocinata da Oracle, i Global Grid Forum e anche la Globus Alliance, che vede partecipare in prima persona proprio i creatori del Globus Toolkit.