Un comparto in crescita, se pure ancora marginale rispetto all’intero mercato librario, cerca la sua strada nella concentrazione dei protagonisti.
Alla vigilia dell’apertura del Salone del Libro di Torino, il mercato degli ebook sembra in pieno fermento.
Non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
È di pochi giorni fa l’annuncio dell’investimento di Microsoft in Barnes & Noble. 300 milioni di dollari forse non sufficienti a risanare in toto la società, ma certo abbastanza per rimetterla nei giochi.
O forse, come qualcuno sostiene, per evitare il rischio, per qualcuno nemmeno troppo remoto, che finisse in mano a un competitor diretto, magari la stessa Amazon.
Difficile pensare, prima della scorsa settimana, a un reale interesse di Microsoft nel settore degli ebook, anche se, con Windows 8 in arrivo e un futuro prossimo scritto in ottica multidevice, le possibilità di integrazione non mancheranno.
Quel che appare, alla luce di quest’ultima mossa, è un mercato che sempre più si polarizza intorno a quattro player principali, ciascuno con una sua storia e una sua strategia: Amazon, in primis, con tutto il suo ecosistema, Apple, con lo store e le app, Google, con Play, e oggi Microsoft, con lo store di Barnes & Noble e il potenziale di Nook.
Tutte aziende con una buona liquidità, dunque in grado di investire per cercare di imprimere la loro visione al comparto.
Per quanto riguarda l’Italia, due sono le novità che interessano il nostro mercato.
In un momento non certo facile, con un comparto, quello librario, complessivamente in contrazione, il 2012 sembra aprirsi nel segno della risposta al “pericolo” Amazon.
Così, mentre il 2011 è trascorso in una sorta di attendismo, per cercare di capire da un lato gli effetti dell’arrivo del colosso statunitense, dall’altro quelli della legge Levi, che imposto dei limiti agli sconti sui libri, ora è arrivato il momento delle risposte.
Così, Ibs punta ad affermare un concept librario nuovo, che unisca all’esperienza della libreria tradizionale i vantaggi dell’ecommerce, e, dopo aver rappresentato per anni un modello del business online, punta a trovare la giusta quadratura non semplicemente acquisendo le librerie Melbookstore, ma iniziando a lavorare su un piano di penetrazione diversa su scala nazionale.
Sul fronte del solo online risponde Google, che apre il suo store di ebook italiano, forte del nome e degli accordi con i principali editori italiani.
Anche in questo caso, se pure nella ridotta scala di un mercato ancora agli albori, la tendenza che si nota è quella della polarizzazione, che premia gli operatori storici o quelli davvero focalizzati: non è un caso che il contraltare ad Amazon sia rappresentato dalle Ibs, dalle Feltrinelli, dalle Bookrepublic, che hanno fatto del libro il loro mestiere principale.