Ibm rimanda l’uscita dei sistemi Aix basati su chip Motorola
I nuovi server che Ibm avrebbe dovuto rilasciare nell’ambito della serie di prodotti “Regatta”, gli pSeries 690 annunciati meno di due settimane fa, non sono ancora pronti. Si tratta di due modelli, un due vie a fattore di forma tower dal nome in codice “Thresher” e un server a montaggio rack denominato “Xena”.
Un elemento caratterizzante di questi server, dei quali si è avuta notizia per la prima volta lo scorso luglio, è l’uso del processore Motorola PowerPc a 32 bit al posto della tradizionale linea di Cpu Ibm Power a 64 bit. Secondo alcune fonti a conoscenza dei retroscena di questa nuova linea di prodotto, Thresher e Xena sono basati su un’architettura a doppio processore PowerPc Mpc7450 a 800 MHz, una velocità superiore agli attuali limiti di questa Cpu, compresi tra i 533 e i 733 MHz.
Il sospetto è che il ritardo possa avere a che fare con difficoltà di fornitura da parte di Motorola.
L’Mpc7450 dispone di quattro unità di calcolo intero, una unità floating a doppia precisione, una cache per dati e istruzioni di primo livello da 32 KByte, una cache di secondo livello da 256 Kb e una cache di terzo livello opzionale, montata esternamente al core, compresa tra 1 e 2 MByte. Il controller di memoria integrato può supportare Ram da 64 Gb. Ma uno dei punti di forza della piattaforma è la presenza di quattro co-processori vettoriali AltiVec che, una volta raggiunti gli 800 MHz di clock potrebbero garantire prestazioni davvero eccezionali nelle applicazioni intensive.
Entrambe le macchine dovrebbero utilizzare i sistemi operativi Aix 4.3.3, Aix 5L e Linux e questo potrebbe essere un altro motivo per il ritardo: Aix 5L è stato pensato per i processori Ibm Power a 64 bit e per Intel Itanium. Ibm potrebbe aver deciso di utilizzare Cpu a 32 bit e configurazioni Linux e Aix 4.3.3.