NetApp, la società di infrastrutture dati intelligenti, ha annunciato un’espansione della propria partnership con Google Cloud, per rendere più semplice per le aziende l’utilizzo dei dati per l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) e altri carichi di lavoro ibridi nel cloud.
NetApp e Google Cloud annunciano il livello di servizio Flex per Google Cloud NetApp Volumes, che supporta volumi di archiviazione di praticamente qualsiasi dimensione.
NetApp sta inoltre rilasciando una versione in anteprima della sua architettura di riferimento dedicata al toolkit GenAI, per operazioni di retrieval-augmented generation (RAG), che si appoggia alla piattaforma Google Cloud Vertex AI.
Google Cloud e NetApp annunciano dunque un nuovo livello di servizio per NetApp Volumes, chiamato Flex, che offre ai clienti un controllo più ampio, per adattare lo storage e le prestazioni alle esigenze specifiche dei propri carichi di lavoro in cloud.
“La crescente domanda di applicazioni e insights intensivi di dati ha rafforzato la necessità di un nuovo approccio allo storage unificato dei dati che dia alle aziende l’agilità per spostare e archiviare i dati ovunque sia necessario e in qualsiasi momento”, ha affermato Davide Marini, Country Manager Italia di NetApp. “Estendendo la nostra collaborazione con Google Cloud, stiamo offrendo un form factor flessibile che può essere eseguito su infrastrutture esistenti in tutto il sistema Google Cloud senza alcun compromesso sulle capacità di gestione dei dati aziendali”.
Con l’aggiunta di Flex, i clienti di NetApp Volumes possono scegliere tra quattro livelli di servizio per sfruttare un servizio file completamente gestito basato su NetApp ONTAP e presente in Google Cloud, tra cui:
- Standard: storage altamente disponibile, di uso generale, con capacità avanzate di gestione dei dati e performance di 16 MiB/s per TiB, consigliato per supportare carichi di lavoro come condivisioni di file, macchine virtuali (VMs) e ambienti DevTest.
- Premium: storage altamente disponibile e ad alte prestazioni con capacità avanzate di gestione dei dati e performance di 64 MiB/s per TiB, consigliato per condivisioni di file, VMs e database.
- Extreme: storage altamente disponibile, a bassa latenza e ad alta velocità con capacità avanzate di gestione dei dati e performance di 128 MiB/s per TiB, consigliato per Online Transaction Processing (OLTP) di database ad alte prestazioni e applicazioni che richiedono bassa latenza.
- Flex: volumi di storage altamente disponibili con scalabilità da un GiB a 100TiB e con performance fino a un GiB/s in dipendenza delle dimensioni del pool di storage sottostante. Questo livello di servizio adattabile può supportare una vasta gamma di casi d’uso, compresa l’IA.
“Google Cloud NetApp Volumes rimane un componente fondamentale della strategia di trasformazione digitale di ogni azienda”, ha affermato Sameet Agarwal, GM/VP, Google Cloud Storage di Google Cloud. “Utilizzando le tecnologie Google Cloud, NetApp Volumes fornirà nuove funzionalità che possono migliorare il modo in cui le aziende operano e creano valore concreto per le loro organizzazioni”.
Il livello di servizio Flex sarà generalmente disponibile entro il secondo trimestre del 2024 in 15 regioni di Google Cloud, espandendosi alle altre regioni di Google Cloud entro la fine del 2024, ha annunciato l’azienda.
NetApp sta inoltre rilasciando una versione in anteprima del suo toolkit GenAI con supporto per NetApp Volumes. Questa offerta, insieme all’architettura di riferimento correlata, accelera l’implementazione delle operazioni RAG consentendo flussi di lavoro sicuri, coerenti e automatizzati, che collegano in modo sicuro i dati archiviati in NetApp Volumes con la piattaforma Google Cloud Vertex AI. Il risultato è una maggiore capacità di generare insights e automazioni unici, di alta qualità e ultra-rilevanti.
“In quanto società di infrastruttura dati intelligenti, abbiamo capacità senza pari per supportare classificazione, etichettatura, mobilità e clonazione dei dati ovunque essi risiedano in modo che i nostri clienti possano eseguire pipeline di dati AI efficienti e sicure”, ha affermato Roberto Patano, Senior Manager System Engineering di NetApp. “Basandoci sulla nostra partnership con Google Cloud per semplificare i processi RAG, i clienti possono attingere a servizi e modelli di AI leader nel mercato per generare un vantaggio competitivo unico”.
Il toolkit NetApp GenAI aiuta a ottimizzare i processi RAG con capacità uniche, tra cui:
- Common data footprint ovunque: NetApp ONTAP consente ai clienti di includere facilmente dati da qualsiasi ambiente per alimentare i loro sforzi RAG con processi operativi comuni riducendo al contempo rischi, costi e tempo per i risultati.
- Classificazione e tagging automatizzati: il servizio di classificazione BlueXP di NetApp etichetta automaticamente i dati per supportare la pulizia dei dati ottimizzata per entrambe le fasi di ingest e interferencing della pipeline di dati, garantendo che i dati corretti vengano utilizzati per le query e che i dati sensibili non vengano esposti al modello al di fuori delle policy definite.
- Snapshots veloci e scalabili: lo Snapshot ONTAP offre la creazione quasi istantanea di copie in-place, efficienti dal punto di vista dello spazio, di archivi vettoriali e database, consentendo il rollback immediato a una versione precedente se i dati sono danneggiati o l’avanzamento se è necessaria un’analisi point-in-time.
- Real-time cloning su larga scala: la tecnologia FlexClone di ONTAP può creare cloni istantanei di archivi di indici vettoriali per rendere disponibili istantaneamente dati univocamente rilevanti per query diverse per utenti diversi, senza influire sui dati di produzione core.
“GenAI rappresenta una grandissima opportunità per le aziende in grado di applicare efficacemente i dati al proprio settore”, ha affermato Miles Ward, CTO di SADA, An Insight Company. “In SADA siamo entusiasti di unire la nostra vasta esperienza con NetApp e Vertex AI per aiutare i clienti ad accelerare il loro cammino verso l’implementazione dell’IA. Perché generare chat non informate quando si possono generare insight unici, specifici e rilevanti?”.
Il toolkit GenAI sarà disponibile in anteprima pubblica entro la seconda metà del 2024.