L’Ue sta per rivedere l’assetto degli accordi sulle telecomunicazioni, con elementi forti sul roaming e sulla Net Neutrality. Il 19 settembre di quest’anno la presidenza italiana ha presentato un nuovo testo, con sostanziali modifiche rispetto al quadro precedente redatto dalla Commissione Barroso un anno prima. Tra i punti essenziali del Connected Continent -così viene definita l’Europa dopo un eventuale accordo su questi temi- troviamo in primis il roaming delle reti mobili e in secundis la net neutrality, oltre ad altre questioni. Su tutti gli argomenti, comunque, le posizioni dei vari Stati membri sembrano piuttosto distanti.
L’argomento fa parlare di sé anche per la coincidenza con ciò che accade negli States. Pochi giorni dopo la posizione di Barack Obama sulla Net Neutrality, il 14 novembre è stato redatto un nuovo testo europeo, del quale è disponibile un draft, trapelato al di fuori dei palazzi grazie alla Edri, European Digital Rights.
Il prossimo passo è per giovedì 27 novembre, allorquando secondo molti il nuovo testo, che recepisce gran parte delle istanze degli Stati dell’Unione, sarà sottoposto ad attenzioni anche su un ammorbidimento della net neutrality.
La coalizione Save the Internet, composta da gruppi della società civile e dalla stessa Edri, ha inviato una lettera al Consiglio dell’Ue, invitandolo a prestare attenzione a non permettere che in rete ci siano velocità diverse a seconda degli interessi. Sul sito è disponibile anche l’immancabile petizione online per i cittadini che sentano di doversi manifestare ai propri rappresentanti.
Secondo i commentatori, è estremamente improbabile che il Connected Continent venga regolato durante l’attuale semestre. E’ più probabile che se ne riparli ad inizio 2015.
l.s.