Un’infrastruttura di rete intelligente fornisce i mezzi per supportare l’agilità dell’impresa rendendo possibile un’evoluzione rapida, quasi istantanea, dei processi di business, dei prodotti e dei servizi.
A ricordarlo è Paolo Tosi, Senior Channel Manager, Juniper Networks Italia, secondo cui le funzionalità principali di una rete di datacenter costruita per l’azienda digitale possono fornire i mezzi per adattarsi al rapido mutamento delle condizioni di “un’economia digitale in cui la velocità è tutto”.
In conseguenza alla crescita esponenziale della connettività mobile, dei social media, del cloud computing e dei Big data, per molte aziende i tempi di reazione diventano un fattore cruciale. Inevitabilmente, questo nuovo scenario continua a esercitare pressioni tali da costringere le aziende ad apportare cambiamenti a ogni livello.
Così, quando si deve affrontare un momento di criticità, chi vince non è il più grande contro il più piccolo, ma il più veloce contro il più lento.
Considerando la rapida evoluzione dei servizi digitali e degli ambienti a essi legati, per gli operatori del canale aumentare le performance di rete riducendo i costi è solo l’inizio. Convertire l’infrastruttura di rete in un motore di crescita e in un asset strategico può, infatti, cambiare il piano di gioco e permettere alle aziende e ai service provider di affrontare con maggiore facilità la nuova ondata di sfide di business in arrivo.
Da qui tre indicazioni al canale per cogliere le opportunità in corso.
Riconoscere l’infrastruttura di rete come fattore di crescita
Tuttavia, per consentire davvero alle imprese di capitalizzare sulla digital economy, occorre riconoscere l’infrastruttura di rete come un fattore di crescita e smettere di considerare l’It come puro elemento di costo.
Naturalmente l’identificazione di nuove value proposition e modelli di servizi rimarrà cruciale per raggiungere l’innovazione, ma la garanzia di creare business a valore a partire dalla rete è l’unico modo per poter sopravvivere alla rivoluzione digitale. Focalizzando l’attenzione sulle strategie di mercato e sulle esigenze degli utenti, e non solo su infrastruttura e tecnologia, alcune piattaforme, dotate di intelligenza adattiva sulla base di campionamenti di dati reali, possono diventare cruciali nel supportare scelte di business, sostenendo così le priorità operative in funzione degli obiettivi aziendali.
Reti a supporto di un ambiente di servizio avanzato
Occorre, poi, dotarsi di un’infrastruttura di datacenter che risponda a tutte le esigenze che emergono quando si deve sviluppare un ambiente di servizio avanzato. In questo, il Software Defined Networking permette la predisposizione, l’attivazione, la gestione e l’eliminazione o lo spegnimento di risorse semplicemente via software.
Sfruttando queste capacità del software di automatizzare le funzioni di rete, l’SDN garantisce il superamento delle complessità delle reti tradizionali con il semplice utilizzo di un’infrastruttura di rete agile e application-centric, capace di adattarsi automaticamente per ridurre i tempi e i rischi derivanti dall’attivazione di nuovi servizi di rete.
A sua volta, la Network Function Virtualization ha il vantaggio di slegare i servizi specializzati dalle reti hardware e di implementare le medesime funzioni mediante un software installato su comuni server commerciali. La rete virtualizzata fornisce un’infrastruttura in cui i relativi servizi possono essere attivati, modificati e fatti evolvere con estrema rapidità. Tale agilità e flessibilità operativa fa sì che la rete sia sempre pronta a rispondere sia alle esigenze di business sia alle richieste del mercato.
Da qui la constatazione che, per quanto indipendenti l’una dall’altra, NFV e SDN sono altamente complementari tra loro: se utilizzate in un’infrastruttura software-defined, le due tecnologie realizzano una rete agile e proattiva che vanta caratteristiche di automazione, flessibilità ed elasticità, eliminando la necessità di ripetuti investimenti per gli aggiornamenti hardware.
Cloud virtualizzati per un’infrastruttura dinamica
In un siffatto panorama, gli ambienti cloud che forniscono la capacità di rete desiderata mediante un’infrastruttura dinamica, pagata a consumo, e in grado di ridurre gli apparati di proprietà e i relativi costi di supporto, possono presentare significativi vantaggi.
Queste piattaforme basate su cloud, sia esso pubblico, privato o ibrido, rappresentano una strategia efficace per perseguire gli obiettivi di business grazie a servizi di nuova generazione caratterizzati da resilienza intrinseca, scalabilità e automazione.
E un ambiente cloud virtualizzato aiuta le organizzazioni a essere sempre più efficienti in ambito It grazie a una rete di datacenter che, con l’automazione del provisioning di servizi, siano essi locali o geograficamente distribuiti, promette di adattarsi a qualsiasi necessità del cliente.