Sono aperte le prenotazioni per la piattaforma di switching per i centri dati che verranno.
Cisco ha annunciato una famiglia di piattaforme switching di classe data center, la Cisco Nexus Series, per i data center mission-critical di nuova generazione.
La serie Nexus 7000, che può essere già ordinata e ne è prevista la disponibilità per il secondo trimestre (anche con finanziamenti Cisco Capital Sm) include una nuova piattaforma di data center, con innovazioni hardware e software: Cisco Nexus 7000 Series, piattaforma switching di classe data center che combina Ethernet, Ip, e capacità di storage su di una network fabric unificata; architettura Cisco Trusted Security (TrustSec); sistema operativo Cisco Nexus Operating System (Nx-Os) e il software Data Center Network Manager.
Nexus 7000 Series è il cuore della famiglia di prodotti ed è il primo di una nuova classe di switch per data center, che fornisce fino a 15 Terabit per secondo di capacità di switching in un singolo chassis e che in futuro supporterà strumenti a 40 e 100Gbps Ethernet.
L’architettura unified fabric combina capacità Ethernet e storage in una singola piattaforma, progettata per offrire a tutti i server l’accesso a tutte le risorse della rete e storage.
Il fine è di permette il consolidamento e la virtualizzazione dei data center. Fra i componenti chiave dell’architettura unified fabric ci sono le interfacce I/o e il supporto del Fibre Channel over Ethernet, che verrà proposto in futuro.
Al cuore della Nexus 7000 Series c’è il software Nx-Os, sviluppato per massimizzare la resilienza dei data center e di consolidare reti di vario tipo. Il sistema operativo combina il meglio del sistema Cisco San-Os, il protocollo switching Layer 2, il protocollo routing Layer 3 e funzionalità di virtualizzazione, e si presenta con l’interfaccia di Cisco Ios.
Fra le caratteristiche la società cita l’upgrade senza interruzioni di servizio e le interfacce Xlm per accedere alle informazioni sullo switch o eseguire i comandi
L’Nx-Os elimina la necessità di sospensione del servizio durante gli upgrade di sistema, in modo da massimizzare i tempi di produzione, mentre le funzionalità di auto-diagnostica tengono sotto controllo ogni componente software del sistema operativo. Se viene rilevata un’anomalia, le policy permettono il riavvio del processo senza interruzione di servizio.
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