Mentre si attendono i dettagli sulla costituenda newco, Assoprovider mette le mani avanti e fa le sue raccomandazioni.
La presentazione ufficiale è prevista per la tarda mattinata di oggi, con una conferenza congiunta delle tre società interessate, ma molto si sta già leggendo sull’intesa che vede unite Fastweb, Wind e Vodafone per realizzare una rete in fibra ottica di nuova generazione in 15 città.
Il piano, presentato nei giorni scorsi al Governo, prevederebbe un investimento complessivo di 2,5 miliardi di euro e dovrebbe coinvolgere come prima città Roma e non escluderebbe l’ingresso di eventuali ulteriori investitori, Telecom Italia in primis.
Anche se i dettagli del progetto non sono ancora stati ufficializzati, da Assoprovider arrivano le prime perplessità. In particolare, l’associazione chiede garanzie a tutela degli utenti finali.
In un comunicato diffuso in queste ore, l’Associazione si domanda ”come verrà garantito che l’utente finale non divenga “ostaggio” di prodotti e servizi decisi solo dai tre soggetti” e si sottolinea che ”le unità immobiliari infatti potrebbero perdere ogni possibilità di scegliere il fornitore anche al di fuori dei tre soggetti”.
Il timore è che alla newco costituita dai tre operatori
possa essere riservata una corsia preferenziale in termini di deregolamentazione, vincoli verso la concorrenza, finanziamenti pubblici” e perché questo non accada, Assoprovider raccomanda che il cablaggio passivo sia di tipo FTTH, per garantire l’indipendenza “reciproca” dei servizi.