Nella causa anti-trust per il tentato acquisto di PeopleSoft, Oracle non potrà addurre come prove a favore quelle relative al’acquizione dell’allora divisione Digital.
1 giugno 2004
I legali di Oracle stanno preparando la linea difensiva in previsione della prima udienza della causa anti-trust intentatagli dal Doj statunitense, unitamente a dieci stati Usa, che si oppongono al tentativo di acquisizione di PeopleSoft per 7,7 miliardi di dollari, con la prima udienza fissata per il 7 giugno e un protrarsi dei dibattimenti stimato in sei settimane.
Di certo nel preparare la propria linea Oracle ora sa che non potrà contare sulla “testimonianza a favore” rappresentata dalle procedure di una sua vecchia acquisizione, quella di Rdb Database, la divisione che Redwood Shores acquistò nel lontano 1994 da Digital.
Utilizzato come esempio anche al cospetto di investitori e partner di PeopleSoft, nei recentri incontri che Oracle ha avuto con loro, per suffragare le proprie buone intenzioni nel mantenere in vita i prodotti dell’acquisenda, il “caso Rdb” non può entrare in giudizio per un veto posto da un giudice federale, che ha così accolto l’istanza di esclusione posta dal Doj.
In base a quanto stabilito dal giudice, Oracle non potrà addurre “in giudizio prove, testimonianze, argomentazioni od opposizioni che afferiscano al caso di Rdb Database”.
Giurisprudenza è fatta. Ora non resta che attendere la prossima settimana.