Andrea Persegati, country manager italiano, spiega gli obiettivi della società giapponese
Cominciano a farsi sentire gli effetti della presenza diretta di Nintendo in Italia. La filiale guidata da Andrea Persegati ha siglato un accordo con Digital Bros, tramite la divisione Halifax, per la vendita non esclusiva in Italia di hardware e software Nintendo.
Halifax commercializzerà in maniera non esclusiva GameCube, in uscita in tutta Europa il prossimo 3 maggio, Game Boy Advance, Game Boy Color oltre ai
videogiochi pubblicati da Nintendo, come quelli ispirati ai Pokemon e a Mario Bros. “Il management di Digital Bros – precisa un comunicato della società – ritiene che, grazie a tale contratto, si possa ragionevolmente prevedere per l’anno in corso ricavi aggiuntivi pari a 10 milioni di Euro, con incremento di circa il 13% rispetto ai 75 milioni di Euro precedentemente previsti”.
Digital Bros, che affianca l’altro distributore di Nintendo Nuova Ceppi Ratti, dovrebbe permettere alla società giapponese di aggredire meglio rispetto al passato il canale informatico e dei rivenditori di videogiochi. Per sostenere l’arrivo delle console Nintendo Persegati ha a disposizione 11 milioni di euro da spendere in pubblicità.
“Gli obiettivi della nostra campagna sono tre – precisa Andrea Persegati –. Il primo è il rilancio di Game Boy Advance che in Italia ha avuto risultati inferiori alla media europea. Il secondo è il lancio di Pokemon mini una console da cinquanta euro destinata a utenti fra i 5 e i 12 anni e il terzo è la presentazione di Gamecube, la nuova console per videogame “. In realtà di obiettivo ce n’è un altro e consiste nell’allineare il target di utenza di Game Boy Advance a quello europeo. A differenza di ciò che succede in Italia nel resto d’Europa il target di Game Boy è sui 18 anni con il 60% degli utenti che un’età fra i 18 e i 25 anni. In Italia invece l’età media è più bassa.
La campagna televisiva per game Boy Advance è gia partita a breve sarà affiancata da spot radiofonici, mentre sono previste inserzioni anche su stampa specializzata e non.
Gamecube dunque non avrà un posizionamento specifico come target ma cercherà di differenziarsi da Ps2 e Xbox che Persegati non considera prodotti in diretta concorrenza. “Il concetto sui cui si basa Gamecube è differente. Si tratta di una console fatta per giocare e solo per giocare. Non è un insieme di gadget tecnologici”. La console si presenterà sul mercato al prezzo di 249 euro, inferiore a quello di Playstation 2 ma soprattutto a quello di Xbox che sarà di 499 euro. Un vantaggio non da poco che coinvolge anche Game Boy Advance; la console recentemente un ribasso dei prezzi e dal 1° febbraio in Europa costa 99 euro.