Un primo trimestre sottotono, a causa della crescente competizione da parte di Samsung. Motorola e Sony Ericsson. Sottotono anche il prossimo quarter, mentre gli analisti attendono la ripresa a metà anno.
19 aprile 2004 Non c’è solo la conferma di quanto precedentemente
anticipato. C’è anche l’ammissione di una situazione non certo facile.
Nel
rilasciare i risultati relativi alla prima trimestrale del nuovo esercizio
fiscale, Nokia ha infatti confermato il rallentamento
preannunciato nelle scorse settimane tanto nelle vendite tanto negli utili, ma
ha anche ammesso – ed è questo il dato più significativo, che la crescente
pressione da parte dei suoi competitor asiatici e statunitensi rischia di
mettere in predicato anche le performance del secondo quarter.
Per quanto
riguarda i primi tre mesi dell’anno, la società ha registrato vendite
per 6,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 6,8 miliardi del pari
periodo del precedente esercizio. In calo anche gli utili, che si sono
attestati a 17 centesimi per azione laddove lo scorso anno avevano
raggiunto il tetto dei 20 centesimi.
Il dato più preoccupante, nel quadro
complessivo, è rappresentato dal calo del 15% nelle vendite di telefoni
cellulari, passate da 5 a 4,3 miliardi di euro.
La società
attribuisce questi risultati a un rallentamento nelle vendite dei modelli di
fascia più alta, che in genere consentono margini più
significativi.
Nondimeno, è il commento del Ceo della società Jorma Olilla,
la società è riuscita amntenere una solida profiittabilità malgrado le
difficoltà del periodo.
Per quanto riguarda il secondo trimestre, la società
anticipa che con tutta probabilità rispecchierà l’andamento del primo, con utili
compresi tra i 13 e i 15 centesimi di euro per azione.
Tutto questo
anche e soprattutto a causa della competizione sempre più forte da
parte di concorrenti come Samsung, Motorola e Sony Ericsson.
Va detto
che gli analisti giudicano in ogni caso abbastanza conservative le cifre
anticipate da Nokia per il secondo trimestre e si dichiarano
fiduciosi rispetto a una ripresa dell’azienda, in particolare nella seconda
metà dell’anno, grazie all’arrivo dei nuovi modelli, per i quali si lamenta
un certo ritardo.