La società si prepara a varare servizi di mobilità verticali, indirizzati al mercato delle piccole e medie imprese.
30 giugno 2003 Si parte dalle
pmi, naturalmente. Questo, stando a quanto si legge su alcune agenzie
americane, è l’approccio scelto da Nokia per la promozione dei
propri servizi di comunicazione mobile alle
imprese.
L’azienda è ben conscia di due aspetti determinanti nello
sviluppo di questo segmento. Da un lato la scarsa penetrazione all’interno delle
imprese: basti pensare solo il 3% delle aziende europee sta in questo
momento utilizzando servizi di mobile mail. Dall’altro la necessità di
trovare una modalità che incoraggi le aziende a sperimentare qualcosa per la
quale ritengono di non avere nè skill nè tempo.
La soluzione? Secondo Nokia,
preconfezionare delle soluzioni da offrire già integrate sui suoi
telefoni, tenendo presente che, a suo avviso, due terzi dei mobile
worker di fatto ha bisogno di poter utilizzare sul proprio terminale oltre alle
applicazioni voce anche le funzioni base di office productivity, senza
richiedere necessariamente l’accesso a sistemi interni.
Che sia la politica
dei piccoli passi?
Del resto, gli analisti sono concordi nel sottolineare che
la clientela business rappresenta solo il 20% – in termini numerici – l’universo
di un operatore mobile, ma genera oltre il 50% del suo
fatturato.
- Nokia cerca un nuovo focus sul mercato business
- Nokia: decollo nel 2004 per la telefonia 3G
- Nokia si mostra cauta sul trimestre
- Ibm stringe alleanze con Palm e Nokia
- Nokia acquista Eizel
- Nokia: cresce l’utile
- Nokia presenta RealSecure 7.0
- Da Nokia un nuovo software per accedere alle applicazioni aziendali via cellulare
- Nokia: un warning per il primo trimestre